L’attrice Stefania Sandrelli, intervistata da Repubblica, ha svelato un episodio scioccante della sua vita: “Un calciatore della Lazio, morto qualche anno fa, una volta voleva fare sesso con me, ma lo rifiutai e lui mi spaccò la faccia”.
Il racconto: “Era il fidanzato di Gigliola, una delle mie migliori amiche, che mi ospitava a casa sua. Mi disse: ‘Ti accompagno io, andiamo con due macchine’. Non potevo immaginare cosa sarebbe successo”.
L’attrice ha proseguito: “Mi viene incontro e mi dice ‘Ti aspetto in cabina’, realizzo che si aspettava di fare sesso e io non volevo, nel modo più assoluto. In quella cabina mi ha picchiato a sangue, mi ha rotto la faccia, le ossa, mi ha gonfiato gli occhi. Ero più morta che viva. Quando confessai a Gigliola piangemmo insieme, per non farmi vedere mi rinchiuse in una specie di cantinato. Poi chiamò i carabinieri e da allora lei non l’ha mai più visto. Era una cosa pazzesca, che avevo rimosso”.
Stefania Sandrelli, 76 anni, è presente alla Mostra del Festival di Venezia con il film Acqua e anice, diretto da Corrado Ceron, in cui interpreta il ruolo di una star emiliana del liscio con “capricci” che “non li ascolta più nessuno”, di nome Olivia, vittima di violenza.
A tal proposito, l’attrice ha detto: “Non mi piacciono le saghe, i filoni. Ho sempre preferito fare film originali, amo le sorprese e ho sempre cercato di fare slalo”.
Poi, una battuta sulla storia con Gino Paoli, con cui ha avuto la figlia Amanda: “Pur non conoscendo Anna Fabbri, ci rispettavamo a vicenda. Io non volevo sposarlo, lui era tutto dedicato a me. Mi faceva leggere libri e Linus, passavamo ore a farci grasse risate. Eravamo tutti e due porcelli in ogni senso, esuberanti, anche come palato. Per me, per fortuna, è il desiderio e non il bisogno a prevalere”.
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