Drusilla Foer è senza dubbio uno dei personaggi simbolo del 2022 dopo l’exploit al Festival di Sanremo.
Intervistata dal Corriere della Sera, per la rubrica Italiani, ha cercato di dare una spiegazione a questo successo: “Forse perché dico quello che penso senza essere aggressiva. O perché non dico mai ‘assolutamente sì’ e ‘assolutamente no’ ma preferisco dire ‘io penso’, ‘secondo me’. In ogni caso penso che sia un bene che un personaggio che è diventato famoso anche per un discorso (quello al Festival, n.d.r.) sull’unicità, cioè sull’importanza di accettarsi e essere se stessi, sia accanto a Putin nelle ricerche di Internet. Vuol dire che c’è bisogno anche di umanità e tolleranza”.
Drusilla Foer, alter ego di Giorgio Gori, dal 12 dicembre sarà su Rai2 nell’Almanacco del giorno dopo: “Sapesse quanti martiri ho fatto tra gli autori. Sono una donna insopportabile perché mi accanisco a studiare. Ma ho voluto tante rubriche, momenti di divulgazione e poi tanti santi”. Il santo preferito? “San Cristoforo, quello che si carica Gesù sulle spalle per trasportarlo al di là dal fiume. Ma amo anche San Sebastiano, poverino: trafitto dalle frecce si salvò perché i centurioni suoi amici non lo colpirono nelle parti vitali, ma capirai che dolore. Poi l’imperatore gli tagliò la testa”.
Spazio anche alla fantasia erotica più riccorrente per la 55enne: “Enrico Mentana. Mi piace perché è simpatico, sa farmi ridere”. Ma anche “Michele Santoro. Uno cocciuto, fargli cambiare idea deve essere un’impresa. Però anche con Filippo Timi…”, ha svelato Drusilla Foer a Roberta Scorranese, l’autrice dell’intervista.
Infine, la rivelazione su un corteggiatore: “Una volta incontro uno che rappresenta tutto quello che per me è erotico: livornese, un po’ balbuziente e dall’andatura incerta. Facciamo la spesa, andiamo a casa sua e sulla porta lui che fa? Mi dice ciao, arrivederci. Mai più rivisto”.
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