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Levante a Sanremo canta la sua depressione post partum
Levante è diventata mamma di Alma Futura appena un anno fa, il 13 febbraio. Quello che doveva essere un momento di gioia si è, però, trasformato in un momento di crisi e sconvolgimento emotivo per la cantautrice siciliana.
Ne ha parlato in una recente intervista a L’Espresso, spiegando il significato di “Vivo”, il brano che porterà a Sanremo 2023 e che racconta “un momento buio della sua vita, la crisi post parto”.
“Ho scritto ‘Vivo’ a tre settimane dal parto, ero nel buio totale”
“È come se il senso di colpa prevalesse sul dolore, non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia” – ha spiegato la cantante, che poi ha aggiunto “quando ho scritto questo brano, il 4 marzo dell’anno scorso, sapevo che avrei affrontato un argomento molto difficile. Oscillavo tra stati d’animo opposti, desideravo ritrovare un equilibrio nonostante la depressione”.
Il brano “Vivo”, che anticipa l’uscita dell’album “Opera Futura”, il 17 febbraio, parla di questo desiderio di riprendere “possesso della propria vita, riappropriarsi di mente e corpo, avere la sensazione di poterli ancora amare, sentirsi vivi”. Una canzone, che come ha definito Levante, “è un sogno in potenza. Nel testo sembra che io stia vivendo quelle cose, in realtà le sto sognando. Ho scritto questa canzone a tre settimane dal parto, ero nel buio totale”.
La depressione post partum oggi “è ancora un tabù”
La depressione post partum è una condizione più comune di quanto si creda nelle donne che hanno appena partorito. Si manifesta con un profondo senso di tristezza, sbalzi d’umore, crisi di pianto, perdita di interesse e di piacere, disturbi del sonno, stanchezza, difficoltà a concentrarsi e a creare un legame con il bambino, pensieri negativi ricorrenti.
Se diagnosticata in tempo può però essere curata. La diagnosi avviene, però, spesso in ritardo a causa dei sensi di colpa e della vergogna, che porta le donne a nascondere o a negare il problema.
Quello della depressione post partum “è un tema molto delicato, se ne parla in maniera troppo superficiale” – ha proseguito Levante. “È ancora tabù, come se il senso di colpa prevalesse sul dolore. Non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia, hai avuto la fortuna di dare la vita. E invece il periodo che segue il parto è molto complicato per noi donne, devi fare i conti con un corpo che non è più tuo. È diventato una casa”.
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Il cambio di look? Una scelta che “fa parte del post parto”
“Anche la scelta del biondo fa parte del post-parto. Mi vedevo brutta, tuttora non mi vedo chissà che (ride). Dentro di me sono sempre stata bionda, mi sono detta “voglio fare questo colore folle”. Non si capisce che colore ho, lo chiameremo pesca” e poi ha concluso “tornerò mora, ovviamente, ma mi stupisce come la gente l’abbia presa sul personale. Con le mie sopracciglia nere, i capelli neri, sono stata talmente iconica che le persone si sono sentite tradite. Non resterò a lungo bionda, anche perché la ricrescita è uno “sbattone” totale. Ma è bello cambiare, osare. La vita è una sola”.
L’ultima volta a Sanremo risale a tre anni fa, quando partecipò al Festival con la canzone “Tikibombom”, che restò a lungo in cima alle classifiche, chissà che anche questa volta Sanremo non le porti un po’ di fortuna.
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