Bruce Willis sta attraversando un periodo abbastanza difficile e mesi fa ha annunciato il ritiro dalle scene in seguito alla diagnosi di afasia. Tutta la famiglia è stata immediatamente coinvolta, soprattutto la moglie Emma Heming Willis che ha rilasciato delle dichiarazioni dopo quanto accaduto.
Emma Heming Willis durante un’intervista con The Bump ha confessato quanto sia stato duro questo periodo essere la colonna portante della famiglia. La modella e moglie di Bruce nell’intervista ha dichiarato: “Ho messo i bisogni della mia famiglia al di sopra dei miei, cosa che ho scoperto non fa di me un eroe. La quantità di attenzioni per tutti gli altri all’interno del mio nucleo familiare ha avuto ripercussioni sulla mia salute mentale e sulla mia salute generale. Non molto tempo fa qualcuno mi ha detto che quando ci si prende eccessivamente cura di qualcuno, si finisce per non prendersi cura di se stessi. Questa frase mi ha bloccato e mi ha colpito molto”.
Si dedicherà allo sport per cercare di raggiungere uno stato di serenità e rilassatezza nonostante tutto. “È un momento in cui posso staccare la spina e fare qualcosa che so che mi fa sentire bene in generale. Penso che sia importante trovare quella cosa che ti fa sentire bene e partire da lì”.
Lo scorso anno aveva manifestato segni di confusione chiedendosi cosa stesse facendo sul set. Sembrerebbe proprio che Willis avesse difficoltà a ricordare le battute durante le riprese e in alcune occasioni avrebbe anche sparato sulla battuta sbagliata.
La star di Pulp Fiction avrebbe anche fatto fatica a ricordare le parole durante le riprese e la produzione suggeriva con un apparecchio chiamato ‘earwig’, simile ad un auricolare.
Willis è stato costretto ad abbandonare le scene a causa della sua malattia. L’afasia è un disturbo che causa la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio, ed è quindi costretto ad abbandonare la recitazione.
Una persona affetta da afasia non capisce quello che viene detto e non riesce a produrre frasi di senso compiuto tali da permettere la comunicazione. Non riesce a leggere, a scrivere, a fare i calcoli, perché la scrittura e le capacità aritmetiche sono connesse con la funzione del linguaggio.
Spesso questo disturbo insorge dopo un ictus, un tema su cui aveva portato l’attenzione anche il giornalista Andrea Vianello proprio a seguito dell’ictus che lo aveva colpito. “Le malattie che più frequentemente provocano afasia – spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione Logopedisti Italiani (Fli) – sono quelle vascolari e i traumi cranici, ma anche tumori, malattie infettive o altro possono colpire le aree del linguaggio.