Era il mese di agosto del 2018, nel tratto umbro dell’Autosole: l’agente della polizia stradale Fabrizio Binnella e il collega Guido Bomarsi salvarono la vita di una donna coinvolta in un tragico incidente ma purtroppo il marito 33enne Michele Melillo e il figlio Marcello di 9 morirono.
Tra la donna, Esther Ponsillo, 40enne di Caiazzo (Caserta) e Binnella, originario di Otricoli (Terni) si è creata, nel corso del tempo, una forte amicizia che ha portato l’agente a chiederle di essere la madrina della sua figlia al battesimo.
La storia commovente è stata rivelata alla festa della polizia di Terni, dove Binnella e Bomarsi sono stati premiati per la loro promozione per meriti straordinari.
Binnella ha ricordato: “Eravamo giunti sul posto per un incidente ed avevamo trovato l’auto di questa famiglia incastrata sotto un mezzo pesante. In quel momento iniziavano a sprigionarsi le prime fiamme e siamo accorsi, estraendo la donna dall’abitacolo e mettendola al sicuro. Purtroppo per il marito e il figlio non c’era stato nulla da fare”.
Binnella ed Esther Ponsillo si erano incrociati in ambulanza: “Lei era ferita ma non grave. Io avevo ustioni alle mani. I nostri sguardi si sono incrociati: non abbiamo pronunciato una parola ma in quel momento è stato come se ci fossimo detti tutto”.
Qualche mese dopo la donna ha contattato la sottosezione della stradale di Orvieto, guidata dal comandante Stefano Spagnoli, per conoscere i suoi “angeli”. “Siamo andati a trovarla a Caiazzo – ha proseguito Binnella – io, il collega Bomarsi e la mia compagna: è nata un’amicizia profonda e nell’agosto del 2020 l’ho voluta come madrina al battesimo di mia figlia”.
Il questore di Terni, Bruno Failla, in occasione della premiazione ha sottolineato il “grande impulso morale ed emotivo che questa storia porta con sé. Esempio di come lo spirito di servizio delle donne e degli uomini della polizia di Stato porti spesso e volentieri ad andare oltre. A fare cose eccezionali nella normalità”.
Foto da LaNazione.it.