Cristina Carella, conosciuta come “Senza Cri“, è una delle partecipanti della sezione canto nell’edizione 2024 di Amici di Maria De Filippi. Nata nel 2000, la cantante ha catturato l’attenzione di Anna Pettinelli e Lorella Cuccarini durante le audizioni con il suo inedito “Madrid”, ma ha deciso di entrare nella squadra di Lorella. Il suo percorso […]
Tutto chiede salvezza 2: guida alla nuova stagione della serie Netflix
La seconda stagione di Tutto chiede salvezza è arrivata su Netflix alla fine di settembre e, nonostante alcune incertezze, ha saputo soddisfare le aspettative.
La serie è basata sul romanzo di Daniele Mencarelli, pubblicato da Mondadori nel 2020, e affronta temi cruciali come la salute mentale. Con la regia di Francesco Bruni, la storia di Daniele prosegue, introducendo nuove voci.
La trama
Alla fine della prima stagione, avevamo lasciato Daniele appena dimesso dalla clinica Villa San Francesco e in attesa del suo primo figlio con Nina.
Ora lo ritroviamo cresciuto, laureato in scienze infermieristiche e padre di Maria, di cui si contende la custodia con Nina dopo la fine della loro relazione.
Decide di fare il tirocinio proprio nella clinica in cui era stato ricoverato, ma trovarsi “dall’altra parte” si rivela più difficile del previsto.
I nuovi pazienti (Matilde, Rachid, Paolo e Armando) portano con sé storie dolorose e trovare il modo di capirli diventa una sfida.
La mancanza di Mario, il compagno di stanza morto tragicamente, è ancora forte, ma l’incontro con Angelica, figlia di Mario, rende il dolore meno insopportabile. In cinque episodi, tra lacrime e sorprese, ogni storia prende forma e si conclude in maniera personale e toccante.
La prima stagione di Tutto chiede salvezza aveva impressionato tutti, alzando molto le aspettative. Nonostante i rischi tipici di un sequel, la seconda stagione non ha deluso. Il personaggio di Daniele è diventato così amato che il pubblico voleva sapere di più sulla sua storia.
In questa stagione gli eventi si susseguono con maggiore rapidità, mettendo ancora una volta al centro emozioni e sentimenti, ma con un ritmo più serrato.
Questo cambiamento ha forse sorpreso i fan abituati a una narrazione più lenta e riflessiva, ma riflette la realtà: questi nuovi episodi coprono un periodo più lungo (cinque settimane rispetto a una sola nella prima stagione) e si svolgono in circostanze diverse, nella vita quotidiana piuttosto che in un ambiente isolato come la clinica.
Il cast
Uno dei punti di forza di Tutto chiede salvezza è la scrittura e la sceneggiatura, ma anche il cast eccezionale.
Tutti gli attori, anche quelli con ruoli minori, contribuiscono a un livello attoriale altissimo. Federico Cesari (Daniele) si conferma una scelta vincente, così come Lorenzo Renzi (Giorgio) e Vincenzo Nemolato (Madonnina), la cui bravura è stata forse troppo poco valorizzata.
La sorpresa della stagione è Drusilla Foer (Matilde), che dopo il successo di Sanremo e del teatro, interpreta un ruolo intenso e toccante. Anche Paolo Virzì fa una breve apparizione nel ruolo di se stesso, aggiungendo un tocco di cinema d’autore.
Potenza e delicatezza: le armi vincenti di Tutto chiede salvezza 2
Tra le scene più memorabili spiccano i monologhi di Matilde, carichi di rancore e rabbia, ma anche di tenerezza e fragilità. Degne di nota le scene di Giorgio, dolce e impetuoso allo stesso tempo, come quella del pedalò nel quarto episodio, in cui porta Alessandro, ridotto in stato vegetativo, al mare.
Oppure nel quinto episodio, la commovente scena di addio ad Alessandro, trasferito in un’altra clinica. Ogni personaggio è travolto dalla vita, sospeso tra instabilità e saggezza, paura e capacità di vedere oltre.
La serie trasuda umanità, e si riesce a percepire la lotta interiore tra malattia e persona, fino a un’armonia o una rottura. Il risveglio di Alessandro è il messaggio di speranza perfetto per chi ha seguito la serie fin dall’inizio: è la speranza di chi soffre ma non si arrende, convinto che, con pazienza, arriverà un cambiamento.