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I telegiornali Rai colano a picco: flop di ascolti record
I telegiornali Rai stanno attraversando un periodo di forte calo negli ascolti. È quanto emerge da un’analisi condotta dallo Studio Frasi sui dati Auditel relativi al periodo tra il 4 giugno e il 9 settembre 2022.
Cali negli ascolti per i tg Rai
I dati rivelano che i tg Rai hanno subito una significativa emorragia di telespettatori rispetto allo stesso periodo del 2021, sia nell’edizione di mezzogiorno che in quella serale. Il caso più eclatante è quello del Tg2: nell’edizione delle 13, il calo è stato del 12% rispetto all’estate precedente, con un crollo di circa 192.000 spettatori in meno. Male anche le edizioni regionali della Rai, con un calo del 5,86%, e il Tg3 (-3,41%). Resiste solo il Tg1, che però non brilla.
Il tracollo in prima serata
In prima serata va ancora peggio: il Tg1 lascia sul campo il 2,79% di share, il Tg2 addirittura il 3,13% e il Tg3 il 2,89%. Una debacle per i tre principali telegiornali Rai, mentre guadagnano terreno sia il Tg5 di Mediaset (+0,13%) che il Tg di La7 (+5,20%).
Le possibili ragioni dietro al calo
Le ragioni di questo tracollo sono probabilmente da ricercare, secondo l’analisi dello Studio Frasi, in una perdita di appeal e di autorevolezza da parte dei tg Rai. Il cambio di linea editoriale, con una certa uniformità nei temi e nei commenti, starebbe penalizzando l’istituzionalità che da sempre caratterizza il servizio pubblico. In termini assoluti, la flessione più pesante in prima serata è quella del Tg1, che ha perso oltre 100.000 spettatori rispetto all’estate 2021. Di questi, circa 40.000 sono “migrati” su La7 per seguire il tg diretto da Enrico Mentana.
I rischi per l’informazione pubblica
Complessivamente, nelle edizioni serali, il peso dei tre tg nazionali Rai è sceso sotto il 50% dello share. Un campanello d’allarme non da poco per Viale Mazzini, anche considerando che uno dei principali competitor, il Tg5 di Mediaset, è rimasto pressoché stabile. Secondo gli esperti, l’emorragia di ascolti dei tg Rai, se confermata, rischia di avere conseguenze importanti sugli assetti dell’informazione pubblica. Il calo di credibilità agli occhi dei telespettatori deve indurre l’azienda a una seria riflessione, per recuperare la propria centralità nel panorama informativo italiano. Altrimenti il sorpasso da parte delle reti commerciali potrebbe concretizzarsi molto prima del previsto.