Come preannunciato anche Inside Out 2 ha conquistato il box office italiano e il cuore del pubblico che ancora una volta ha apprezzato il viaggio attraverso le emozioni firmato Disney.
Scamarcio contro “Tre metri sopra il cielo” e Moccia furioso: “Mi devi solo ringraziare”
Nuovo scontro a distanza tra Riccardo Scamarcio e lo scrittore Federico Moccia. Oggetto della discordia, ancora una volta, il film “Tre metri sopra il cielo” che nel 2004 ha lanciato la carriera dell’attore pugliese.
Oggetto della discordia ancora “Tre metri sopra il cielo”
Intervistato da Il Messaggero, Moccia si è lamentato del fatto che Scamarcio non lo abbia mai ringraziato per quel ruolo che gli ha spalancato le porte del successo: “Si è preoccupato di prendere le distanze da quel personaggio, ma se oggi è una star che lavora con Al Pacino e Johnny Depp lo deve proprio a Step”, ha dichiarato Moccia con riferimento al protagonista del film.
L’attore prende le distanze dal film che l’ha lanciato
Non è la prima volta che Riccardo Scamarcio prende le distanze dai film che ne hanno decretato il successo agli inizi della carriera. Già in passato l’attore aveva criticato “Tre metri sopra il cielo”, arrivando a definirlo un “errore”. Parole che avevano suscitato l’ira di Moccia, che già allora aveva ricordato all’attore quanto quella pellicola tratta dal suo omonimo romanzo avesse influito sulla sua carriera.
“Tre metri sopra il cielo” ha segnato un’epoca
Uscito nel 2004, il teen drama romantico ha segnato un’intera generazione, diventando un vero e proprio cult. Merito anche della chimica tra Scamarcio e la co-protagonista Katy Saunders. Da lì la carriera di Riccardo è decollata: da Nanni Moretti a Woody Allen, da Michele Placido a Kenneth Branagh, ha lavorato con alcuni dei più grandi registi. Ma evidentemente l’attore 41enne non conserva un buon ricordo di quell’esperienza che pure gli ha spalancato le porte del successo.
Moccia si aspettava più gratitudine
Da qui la nuova polemica con Federico Moccia, che si aspettava forse maggiore gratitudine da parte sua. In ogni caso, al di là delle incomprensioni, “Tre metri sopra il cielo” resta un cult intergenerazionale che ha fatto sognare il pubblico. Un’opera che ha permesso a Scamarcio di spiccare il volo verso una luminosa carriera internazionale.