Saranno in tanti a rimanere delusi ma Sinner ha declinato l’invito di Amadeus a salire sul palco dell’Ariston in occasione del Festival di Sanremo 2024 per “prendersi la standing ovation”. Scopriamo, di seguito, il motivo del suo rifiuto.
Jannik Sinner, n°4 della classifica Atp, talento limpido ha emozionato tutti con il successo storico agli Australian Open. A soli 22 anni si ritrova con un titolo Slam e il mondo ai propri piedi, accolto con i massimi onori dalle più alte cariche dello Stato, dal premier Giorgia Meloni, al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E poi essere invitati pubblicamente da Amadeus al Festival di Sanremo. Davvero troppo.
“Conoscendomi, non ci andrei. Canto malissimo, ballo peggio: sono negato. Qui a Melbourne hanno provato a farmi intonare lo jodel… Lasciamo perdere! Devo giocare a tennis, io”, aveva già detto Sinner.
Ma “Ama” non aveva mollato la presa: “Non devi cantare, non devi ballare, devi solo prenderti la standing ovation di tutto il Teatro Ariston e un grande applauso da parte di tutti gli italiani che tu hai fatto impazzire in questi mesi. Vieni a Sanremo Jannik, quando vuoi, in una delle cinque sere”.
Una lusinghiera carta bianca che dalle parti dell’Ariston viene concessa a pochi. Ma l’azzurro è pronto a dire ufficialmente no, con l’idea di poter approfittare di qualche giorno di stacco – dopo gli impegni istituzionali di Roma da qui a giovedì – per godersi la famiglia prima di tornare a Montecarlo per preparare al meglio il torneo di Rotterdam in programma dal 12 febbraio. Perché deve giocare a tennis, lui.
Amadeus , dopo l’invito social, nella serata del 30 gennaio è intervenuto al Tg1 con delle parole che suonano come una resa: “Caro Jannik, quando ti ho invitato l’ho fatto con il cuore pensando di interpretare il desiderio di milioni di italiani. Non immaginavo tutto questo rumore. La cosa importante è la tua serenità, non ti volevo mettere in imbarazzo. Se deciderai di non venire a Sanremo io lo capirò, l’importante è che tu ti dedichi al tennis. Naturalmente siamo dispiaciuti, ma non cambia nulla: faremo sempre un gran tifo per te. Solo una richiesta, guarda Sanremo e fai il tifo per noi”, ha concluso Amadeus.
Un indizio per il no lo aveva dato anche il presidente della Fitp, Angelo Binaghi: “Se Jannik andasse al Festival di Sanremo sarebbe una delusione. Tutti andrebbero, ma lui è diverso e parlo contro i miei interessi perché Sinner a Sanremo sarebbe una grande promozione per noi. Anche la Meloni gli ha detto che dovrebbe andare, ma Jannik va protetto da tutti: da dirigenti perché non va strumentalizzato, dai giornalisti e anche da Sanremo. Mi ci metto io a petto nudo se serve. Se tutti insieme vogliamo una scrivere storia diversa dobbiamo proteggerlo”.
In occasione dell’incontro con Sinner presidente del Consiglio ha rotto subito il ghiaccio quando lo ha accolto: “Potrei essere tua mamma – il primo commento scherzoso – sei stato grandissimo” ha commentato la Meloni. Il campione azzurro è arrivato alle 16 a Palazzo Chigi sfruttando un’entrata secondaria e da lì si è preso di nuovo la scena come aveva fatto in Australia: “Ti volevo far rivedere una cosa le parole del premier perché a quel punto stavamo tutti così, immobili…”. Sullo sfondo le immagini della finale contro Medvedev, costretto ad arrendersi di fronte alla perseveranza di Jannik, mentre l’Italia del tennis torna finalmente a gioire 48 anni dopo il Roland Garros vinto da Adriano Panatta a Parigi.
“Che bello rivivere quel momento”, la risposta del campione, prima di concedersi a un caloroso abbraccio con il presidente del Consiglio e agli scatti col trofeo conquistato a Melbourne e il tricolore tra le mani. Un momento importante commentato dallo stesso premier così sui social: “L’Italia che ci piace: capace di credere in se stessa e di reagire davanti alle sfide difficili. E di vincere. Grazie per l’esempio che hai dato, Jannik, agli amanti dello sport, ai nostri giovani e all’Italia tutta”.