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Sanremo 2023, Vittorio Sgarbi contro Chiara Ferragni: “Non sa parlare”
A Vittorio Sgarbi, che è sottosegretario alla Cultura, il Festival di Sanremo 2023 non è affatto piaciuto. Intervistato da Repubblica, il noto critico d’arte e personaggio televisivo si è anche schierato con chi chiede che siano rimossi i vertici della RAI. “Sì, il fallimento di Sanremo lo impone”, ha detto Sgarbi, nonostante il successo di ascolti per la kermesse, con oltre il 66% di share.
“Ma non possiamo misurare il festival solo dai numeri. Contesto la linea culturale. I vertici hanno mancato alla funzione di controllo: non è censura per impedire quello che è accaduto, ma per impedire che il livello sia così basso. Hanno affidato le chiavi a Ferragni e Fedez, cioè ai social, alla moda, al consumismo”, ha affermato il sottosegretario. E sulle scelte di Amadeus? “Mi sta simpatico, è mio amico…” ma “al suo posto io avrei messo Morgan, un ponte fra musica classica e contemporanea: meglio un vero stravagante come lui che uno finto come Fedez”.
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Il 70enne ha poi attaccato: “Ferragni non sa parlare. Incapace proprio. Fedez è un provocatore. Arruolandoli si sono piegati al sistema capitalistico e allo strapotere dei social”, per cui “il fallimento è dato dalla mediocrità”. E ancora: “Fuortes (amministratore delegato della Rai, n.d.r.) è amico mio, un uomo colto; però Agnes, Bernabei, Siciliano, non avrebbero mai permesso il bacio tra Rosa Chemical e Fedez, o la simulazione di un atto sessuale”. A Sgarbi non è piaciuta “la trovata pubblicitaria, Rosa Chemical sarà ricordato per quello. Sono furberie”.
Il sottosegretario alla cultura ha, poi, aggiunto: “Non avrei invitato Benigni, che ormai è bollito pure a detta dei suoi amici. Avrei chiamato Sabino Cassese e Michele Ainis. È il centenario di Giovanni Testori, ne avrei parlato”. Amadeus “andrebbe cacciato per la mancanza di idee. Ma lo terranno lì, perché comanda Lucio Presta“, imprenditore e produttore televisivo.
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