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Sanremo 2023, gaffe di Gino Paoli sui tradimenti e Amadeus lo blocca
Gino Paoli, il cantautore 88enne che ha fatto la storia della canzone italiana, è stato l’attesissimo superospite della finalissima del Festival di Sanremo sul palco dell’Ariston lo scorso 11 febbraio. Durante la sua (impeccabile ed emozionante) performance si è lasciato andare anche a ricordi e aneddoti “piccanti” tra un’esibizione di un suo successo e l’altra sfiorando una gaffe clamorosa. Scopriamo, di seguito, cosa è successo.
Amadeus blocca Gino Paoli per la ‘quasi gaffe’ sui tradimenti
Una lunga storia d’amore, Sapore di sale, Il cielo in una stanza: canzoni indimenticabili cantante con grande emozione e professionalità. Gino Paoli sul palco dell’Ariston ha portato la storia della musica italiana. Ma non solo. Non sono mancati, infatti, momenti di imbarazzo che il conduttore Amadeus è riuscito a gestire ‘evitando il peggio’. “Sono felice di essere qui, anche se è una gabbia di matti”, ha scherzato l’artista, prima di lanciarsi nel racconto di aneddoti dei tempi in cui ” Morandi quindicenne mi seguiva ovunque per imparare non si sa cosa e Little Tony mi chiedeva consigli su come trattare una donna che ti tradisce” ha detto. Creando un notevole imbarazzo sul palco tra i due conduttori Amadeus e Gianni Morandi che tra una risata e l’altra, sono, tuttavia, riusciti a distoglierlo dal finire il racconto riportandolo alla propria esibizione.
Gino Paoli superospite della finale di Sanremo 2023
Gino Paoli sul palco dell’Ariston è salito con grande energia: camicia scura e giacca bianca, ha cantato prima “Una lunga storia d’amore”, poi “Sapore di sale” e infine “Il cielo in una stanza”. Paoli è stato accompagnato al pianoforte da Danilo Rea. “Come sei bello”, ha detto a Gianni Morandi, e Morandi ha replicato: “Anche tu sei bello ancora”.
La (mezza) gaffe di Gino Paoli su Little Tony
Dopo aver ricordato un aneddoto di quando Gianni Morandi era giovane, Paoli ha tirato in ballo anche Little Tony: “Era venuto a fare il Cantagiro, poi era tornato a casa e la sua donna di allora era stata con tanti amici. E allora Little Tony mi chiedeva consigli su come trattare una donna che ti tradisce. Ti rendi conto? Lo chiedeva a me”. “Ma non si possono dire queste cose”, ha commentato subito Morandi ridendo, mentre Amadeus lo ha bloccato invitandolo a proporre gli altri suoi successi del calibro di “Sapore di sale” e “Il cielo in una stanza”.
Gino Paoli per l’ottava volta all’Ariston
Per il cantautore si trattava dell’ottava volta sul palco dell’Ariston, di cui cinque in gara. Al suo fianco Danilo Rea con l’inconfondibile tocco del suo pianoforte per alcuni dei successi più amati di Paoli. Canzoni indimenticabili che, in oltre sessant’anni di carriera, hanno attraversato la storia e la musica del nostro Paese.
Il sodalizio collaudato con Danilo Rea
Cinque anni dopo l’ultima volta al Festival, dunque, Paoli ha interpretato alcuni dei suoi successi senza tempo. “Siamo una coppia collaudata”, sorride Danilo Rea, raffinato pianista che con il cantautore ha suonato innumerevoli volte in duo, pianoforte e voce, o in quintetto jazz insieme a Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso e Roberto Gattori. Rea ha ricordato anche che è la terza volta che partecipa come ospite a Sanremo accompagnando Paoli. La prima fu quando a condurre c’era Fabio Fazio, la seconda con Claudio Baglioni.
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“Paoli non fa concerti da almeno tre anni, l’ultimo è stato prima del lockdown”, aveva anticipato Rea. Una presenza inattesa, dunque, quella del grande cantautore 88enne, che è lontano dalle scene da un po’ di tempo e che ha dato al Festival un tocco in più di classe portando la sua musica, che ha fatto davvero la storia della canzone italiana.
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