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Sanremo 2023, Codacons denuncia Blanco: “Deve risarcire i danni”
Anche il Codacons, la nota associazione a difesa dei consumatori, ha deciso di intervenire sul caso Blanco al Festival di Sanremo. Il 19enne di Brescia, infatti, potrebbe essere chiamato a risarcire i danni prodotti alla RAI e a rispondere del reato di danneggiamento.
Ieri sera, nel corso della sua esibizione, Blanco ha danneggiato i fiori dell’allestimento scenico del teatro Ariston e, di conseguenza, il Codacons depositerà oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti.
“Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – ha spiegato il Codacons – L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che ‘Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”‘.
“Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco – ha aggiunto il Codacons – ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire”.
Per tali motivi il Codacons chiederà alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco “alla luce del possibile reato di danneggiamento, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali”.
Blanco e Amadeus sul palco dell’Ariston.
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Serena Autieri: “Blanco irrispettoso nei confronti del Festival”
L’attrice e cantante Serena Autieri su Twitter ha commentato: “Trovo che la performance di Blanco non sia affatto rispettosa nei confronti del Festival come istituzione e del pubblico che preferisce una buona canzone ad uno sterile esercizio di devastazione che sembrava guidato da rabbia ingiustificata e comunque fuori luogo”.
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