Parte dalla Calabria il tour di Russell Crowe: “Nel rock c’è senso di libertà”

di Romina Ferrante
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Il divo del Gladiatore è già arrivato in Italia per l’imperdibile tour che, dopo l’appuntamento a La Valletta a Malta il 17 giugno, farà tappa in quattro città italiane Catanzaro (20 giugno), Taranto (22 giugno), Roma (25 giugno) e Bologna (27 giugno), per poi concludersi a Karlovy Vary in Repubblica Ceca.

Russell Crowe, che da tempo ha smesso i panni del Gladiatore, ha deciso di reinventarsi musicista (voce e chitarra), una passione che a dire il vero non lo ha mai abbandonato e che l’attore tra un Premio (nel 2001 con il Gladiatore) e una nomination agli Oscar (nel 1999 per “Dietro la verità” di Michael Mann e nel 2001 per “A beautiful mind” di Ron Howard), ha sempre coltivato.

Il nuovo tour italiano con la sua band “Indoor Garden Party” è stato preceduto da 17 concerti in Australia, che hanno riscosso un discreto successo e visto anche la partecipazione di amici e colleghi come Michael Bublè.

Oggi sarà la volta di Catanzaro, il primo evento di una lunga serie di iniziative pensate per festeggiare i 20 anni del “Magna Graecia film festival”, in programma dal 30 luglio al 5 agosto nel capoluogo calabrese.

Al suo arrivo ieri pomeriggio al Complesso monumentale San Giovanni di Catanzaro ha espresso parole di forte apprezzamento per la bellezza della Regione: “Il mondo dovrebbe vedere la Calabria, questa terra è molto bella”.

L’intervista a “Oggi è un altro giorno”

Foto RAI

Solo qualche giorno fa, il 15 giugno ai microfoni di Serena Bortone, nel corso della trasmissione “Oggi è un altro giorno” andata in onda su Rai 1, l’attore neozelandese aveva parlato dell’Italia e del suo legame con Roma, dopo aver girato il film “Il Gladiatore”.

“Amo Roma ed ogni volta ci torno molto volentieri. É divertente perché le persone mi fermano per strada e mi salutano come si fa con un vecchio amico o addirittura con un parente. Tutto questo é bellissimo” – ha raccontato la star di Hollywood.

Russell Crowe, si è detto entusiasta del tour italiano e ha spiegato da dove nasce il suo amore per la musica: “Nel rock c’é sicuramente un senso di libertà. A differenza del teatro, dove hai il pubblico dal vivo, ma i dialoghi sono programmati, durante un concerto non sai mai quello che succederà e non sai mai fin dove ti porterà l’energia”.

Serena Bortone ha chiesto poi all’attore che tipo di papà fosse, facendo riferimento ai suoi due figli Charles e Tennyson Spencer, una domanda inaspettata, che lui stesso ha definito “enorme” e a cui ha risposto dichiarando “di essere il padre di cui essi hanno bisogno”.

Incalzato poi sulla religione Crowe ha confessato: “La mia ricerca sul piano religioso è stata complessa, per molti aspetti. Ora però vedo le cose in modo semplice e chiaro. Scelgo la fede, scelgo di credere”.

Infine, Crowe ha svelato una delle sue canzoni italiane preferite: “Volare” di Domenico Modugno.

Foto da instagram

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