Mara Venier: “Mandata via perché ero ”troppo vecchia” e poi richiamata. Domenica In è stato un riscatto”

di Redazione


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Mara Venier è uno dei volti più amati della Rai, ma nei rapporti tra lei e l’azienda non sono mancati alcuni alti e bassi. La conduttrice, in occasione di una recente intervista, ha raccontato che il suo ritorno a Domenica In è stato un riscatto: ecco perché.

“La Rai mi ha richiamata perché Domenica In traballava, cinque anni fa, ma anni prima mi avevano mandata via perché sostenevano che fossi troppo vecchia. Ma non ne voglio parlare, né voglio parlare di quel direttore di Rai1 che lo aveva detto”. Queste le parole della “zia” Mara, che si è raccontata in occasione de “Gli incontri del Principe”, un ciclo di conversazioni all’hotel Principe di Piedimonte di Viareggio.

Mara Venier a Domenica In
Mara Venier a Domenica In

“Cinque anni fa mi richiamarono, se mi dicono ”devi tornare” io torno perché sono stata umiliata e voglio riscattarmi, se ci riesco. Così è stato, e mi sono tolta i sassolini dalle scarpe, perché non era il semplice riscatto di una donna che fa televisione ma di tutte le donne, perché sono tante quelle che vengono umiliate”. Mara Venier ha anche aggiunto: “Non è che devi essere buttata fuori perché hai sessant’anni: la motivazione era che ormai facevo parte di una vecchia televisione e non ero di primo pelo“.

“Mi incoraggiò Fabrizio Frizzi”

Tra i suoi ricordi, anche alcuni relativi alla viti privata, incluse le relazioni con Jerry Calà e con Renzo Arbore. Proprio in relazione ad Arbore, ha spiegato che la sua assenza continua (“girava il mondo con l’Orchestra italiana e io stavo sempre da sola”), la incentivò a fare televisione.

L’ho fatta per noia, mi offrirono un piccolo ruolo a Domenica In, Luca Giurato mi aveva vista in in un programma di Telemontecarlo, avevo 40 anni e dovevo fare la bonazzona del cruciverba. Prima della prima puntata Monica Vitti disse ”io parlo solo del mio cinema”. Don Mazzi disse ”io sono un prete, parlo solo del sociale”. Giurato disse ”io sono giornalista, faccio la cronaca”. Paolo De Andreis, all’epoca capostruttura, si chiese: ”E allora chi conduce? Mara”. Per me era impensabile, dovevo fare un gioco e basta. Ma mancava il collante di tutti questi segmenti. Alla prima puntata ero bloccata ma Fabrizio Frizzi, che era tra gli ospiti, mi incoraggiò: ”Vai che sei forte”. È cominciato tutto così”.

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