Spettacolo

Le Iene realizzano l’impossibile: un figlio torna a parlare alla mamma dopo la morte

Quando Mirko è morto nel 2019 in quel tragico incidente in moto, per Lucia è crollato il mondo. In pochi istanti ha perso il suo unico figlio, la persona più importante della sua vita. Nei cinque anni successivi, il dolore di Lucia non si è mai attenuato. La mancanza di Mirko era una ferita sempre aperta nel suo cuore di madre. Tutto ciò che desiderava era poterlo sentire ancora una volta chiamarla “mamma”.

La Iena Cizco e l’intelligenza artificiale

La Iena Cizco ha realizzato il desiderio voluto da una madre, Lucia: risentire la voce del figlio, morto nel 2019, che la chiama per l’ultima volta “mamma”. La iena ha cercato di esaudire il desiderio grazie all’intelligenza artificiale. Uno strano desiderio di questa mamma che voleva risentire la voce del figlio. Voleva essere chiamata un’ultima volta mamma.

Il sogno di Lucia

Le Iene, note per realizzare i sogni più impossibili, hanno così raccolto il grido di dolore di Lucia. Con immensa cura e rispetto, si sono messi al lavoro per farle risentire ancora una volta la voce del suo Mirko. Hanno raccolto ogni registrazione esistente per campionare la voce del ragazzo. Hanno intervistato gli amici più cari per far rivivere la sua essenza. Infine, grazie all’intelligenza artificiale, hanno ricreato la voce di Mirko per quel “mamma” finale.

L’emozione di Lucia

La mamma di Mirko si è commossa sentendo i racconti che riguardavano il figlio. Poi però le Iene le hanno fatto sentire quella voce e tantissima è stata l’emozione: “Almeno secondo me non è tornato indietro perchè aveva raggiunto quello che voleva”.

Il potere dell’amore

Certe ferite non guariscono mai del tutto ma la bellezza dei legami nemmeno la morte li può spezzare. L’amore tra genitori e figli vince su tutto, anche sul tempo che passa inesorabile. Le Iene hanno regalato a Lucia l’ultimo saluto al figlio. Un gesto commovente e ci ricorda di non dare mai per scontato l’amore delle persone care. Perché non sappiamo mai quanto poco tempo abbiamo per dirgli “Ti voglio bene”.