Grande Fratello, il commento di Sergio D’Ottavi accende il web: cosa ha detto?

di Manuela Zanni


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Come è noto, Beatrice Luzzi è la protagonista indiscussa di questa edizione del Grande Fratello grazie al suo carattere determinato e deciso e alla sua sincerità con cui ha conquistato il cuore di tutti i fan del programma. Tuttavia all’interno della casa più spiata d’Italia, ha dovuto spesso fare i conti con gli altri gieffini anche se, con alcuni, è riuscita a stringere delle amicizie forti.

L’amicizia tra Beatrice e Vittorio

Beatrice, infatti, più volte è stata esclusa o lasciata in disparte dai coinquilini che non riuscivano a capire il suo modo di essere, a parte Vittorio Menozzi con il quale l’attrice aveva molto legato. Tuttavia, il modello si è allontanato e la gieffina ha trovato delle nuove e sincere amicizie in Sergio D’Ottavi e Stefano Miele.

L’amicizia tra Beatrice Luzzi e Sergio D’Ottavi


Beatrice Luzzi e Sergio D’Ottavi sono una delle coppie che piacciono di più all’interno della casa del Grande Fratello. I due gieffini hanno stretto una sincera amicizia fin dal primo momento in cui si sono conosciuti e in tanti pensano che l’entrata di Sergio e Stefano Miele abbia un po’ scombussolato gli equilibri del gioco. Tuttavia, i tre gieffini non si interessano molto di ciò che possono pensare i coinquilini ma, anzi, continuano a coltivare la loro amicizia.

Sergio D’Ottavi: “la fedeltà è più forte del fuoco”

Nelle scorse ore, Sergio ha spiegato a Beatrice e Stefano cosa significhi per lui il valore della fedeltà e che, proprio per questo, non abbandonerà gli amici solamente per chiacchiere altrui. Il concorrente ha detto: “C’è una cosa che diceva mio nonno: la fedeltà è più forte del fuoco. Ce l’ho dentro questa cosa, mi dispiace per loro”.

Chi è Stefano Delle Chiaje (amico del nonno di Sergio da lui citato) ?

Stefano Delle Chiaje, riportato nei media come Delle Chiaie  è stato un terrorista italiano, noto esponente dell‘estrema destra neofascista, poi fondatore di Avanguardia Nazionale; venne coinvolto in alcuni processi nell’ambito della strategia della tensione, come quello sulla strage di Piazza Fontana e la strage di Bologna.

Perché il commento non è passato inosservato

Ai telespettatori più attenti il commento di Sergio D’Ottavi non è passato inosservato perché si tratta di una frase che è stata attribuita a Mussolini e questo, per ovvi motivi, ha generato una vera e propria spaccatura social tra coloro che hanno attaccato il gieffino e chi lo ha difeso per questa sua “citazione”.

La nostra riflessione

Attribuire l’epiteto “fascista” ad una persona solo perché cita una frase del nonno (sebbene anche questi fosse fascista) sembra alquanto azzardato soprattutto perché non si può dare per scontato che ciò che sono stati i nostri avi, siamo destinati ad esserlo anche noi altrimenti non esisterebbe per alcuno la possibilità di redimersi e affrancarsi dalle colpe commesse dalla famiglia da cui proveniamo. Ascoltare senza giudicare ( se non con cognizione di causa) potrebbe essere un utile insegnamento da attingere da un programma apparentemente leggero come il Grande Fratello.


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