Foto di Enrico Buscaroli, CC BY-SA 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0, via Wikimedia Commons La Val Pusteria, o Pustertal, in tedesco, è una delle principali valli dell’Alto Adige, nonché una delle aree turistiche più apprezzate di quest’ultimo territorio. Altrimenti nota come “Valle Verde”, si trova nella parte orientale dell’Alto Adige e ha un’estensione di circa 100 km (è […]
Violante Guidotti, moglie di Carlo Calenda: “Come sono stata salvata dalla leucemia”
“Il mio donatore è il mio angelo custode”, lo ha detto Violante Guidotti, moglie di Carlo Calenda durante un convegno dedicato al trentesimo anniversario dell’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO). “Nel mio cuore ci sono mio marito, i miei figli e il mio donatore”. E’ stata proprio lei a raccontare la sua storia e quando ha ricevuto la doppia diagnosi di leucemia e tumore al seno e cioè il 29 agosto 2017.
La storia di Violante Guidotti
Come ha raccontato lei stessa, nei mesi precedenti aveva trascurato i campanelli di allarme lanciati dal proprio corpo. Continui mal di testa, lividi, dolori alle ossa che, quando non più sottovalutabili l’hanno portata a un ricovero d’urgenza presso il Policlinico Gemelli di Roma. “Sono stata curata e sono andata in remissione, ma dopo 6-7 mesi ho avuto una recidiva della leucemia e sono stata costretta a sottopormi a un trapianto di midollo osseo”, afferma. Quello di Violante Guidotti Bentivoglio è un caso fortunato: in un paio di settimane viene identificato un donatore compatibile. “Era un donatore giovanissimo, di 20 anni, con il quale ho stretto una relazione a distanza; per quello che è possibile, dal momento che sono donatori anonimi. Nei suoi confronti mi sono sentita di dover trasmettere con una relazione epistolare tutto il mio senso di gratitudine e di farlo sentire partecipe di quello che aveva fatto donando a me le sue cellule”.
“Lui mi ha salvato la vita”
“Gli scrivo una lettera e gli racconto quello che è successo, quello che mi ha portato quell’anno. Lui mi ha salvato la vita. Senza il suo gesto, probabilmente, sarei ancora ad aspettare”. Il rapporto tra donatore e ricevente è uno degli aspetti critici, secondo Guidotti Bentivoglio, del sistema del trapianto di midollo osseo. “Purtroppo la donazione ha un elemento carente: quello di non permettere la gratitudine dei pazienti nei confronti di chi, con un gesto tutto sommato molto semplice ma anche molto difficile, ha salvato loro la vita”.
Chi è Violante Guidotti
Violante Guidotti Bentivoglio è nata a Forlimpopoli. Si tratta di un cmune della provincia di Forlì e Cesena, nel 1973, da una famiglia di origini nobiliari. A 18 anni ha conosciuto quello che poi sarebbe diventato suo marito. I suoi studi sono stati Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. Ottenuto questo risultato, ha intrapreso una carriera da manager.
I due hanno avuto tre figli, vive a Roma con la famiglia e, dopo aver sconfitto una leucemia e un cancro al seno, ha iniziato ad avere un ruolo attivo in associazioni che si occupano di campagne di prevenzione e lotta ai tumori.
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