Questo luogo paradisiaco offre spiagge da sogno, meraviglie della natura, relax e accoglienza. La Polinesia francese è un insieme di cinque arcipelaghi per un totale di 118 isole, di cui solo 67 abitate.
Ma quali sono le isole della Polinesia francese più belle e cosa vedere una volta sorvolato l’oceano? Ecco i nostri consigli!
Le Isole della Società sono il fulcro della Polinesia e comprendono l’atollo di Bora Bora, Tahiti e Mo’orea. Bora Bora è il gioiello di tutto il Pacifico grazie alla sua laguna meravigliosa che, anche dall’aereo, regala uno spettacolo indescrivibile.
Da non perdere assolutamente Tahiti, il fulcro delle isole della Polinesia Francese, caratterizzata dal vulcano che la ricopre per metà, Tahiti Nui. La capitale è Papeete, che offre un bellissimo mercato serale di street food e le meravigliose grotte di Maraa.
L’isola di Mo’orea, facilmente raggiungibile da Tahiti poiché situata a pochi chilometri, regala tramonti davvero emozionanti grazie al profilo del vulcano sempre visibile anche in lontananza.
L’arcipelago delle Isole Marchesi si trova all’estremo nord della Polinesia Francese nei pressi dell’equatore. Delle dodici isole che compongono l’arcipelago solo sei sono abitate e conquistano i viaggiatori grazie ad alcune splendide baie naturali e alle caratteristiche coste frastagliate.
L’isola più grande è Nuku Iva, con la valle di Hakaui, uno dei posti più suggestivi da non perdere per nulla al mondo.
Le Isole Tuamotu, conosciute soprattutto per le perle, si distinguono per tre isole principali: Rangiroa, Fakarava e Tikehau. La laguna di Rangiroa è la seconda laguna più grande al mondo e dove la natura è la protagonista assoluta, grazie alla presenza di alberi da cocco, una ricca fauna marina e una pace unica.
Per gli appassionati di immersioni è imperdibile Fakarava, considerata uno dei luoghi migliori al mondo per scoprire i fondali, mentre Tikehau è famosa per la possibilità di vedere milioni di pesci diversi facendo snorkeling presso Tueiava Pass.
Le Isole Gambier sono una sorta di prolungamento dell’arcipelago delle Tuamotu e, fatta eccezione per l’atollo disabitato di Temoe, sono tutte racchiuse all’interno della stessa barriera corallina, lunga più di sessanta chilometri.
L’attività principale della popolazione è legata alla coltivazione delle perle che prendono il nome dall’isola più importante, Mangareva. Questo è il luogo perfetto per chi ama fare snorkeling e diving di ogni livello, in quando la vita sottomarina è qualcosa di straordinario.
Le Isole Australi sono composte da sette isole lontane dai flussi turistici poiché posizionate al di sotto del tropico del capricorno e quindi interessate dall’alternarsi di tutte le stagioni e da piogge spesso abbondanti. Le isole principali da visitare sono Tubuai, Rurutu e Raivava.
La stagione migliore per andarvi è da maggio a novembre perché si evita il pericolo di tifoni. Si tratta di isole vulcaniche-calcaree che offrono un paesaggio vario, fatto di rilievi e di pianure. Le popolazioni sono autosufficienti grazie all’agricoltura e all’artigianato e quindi sono ciò di più vicino potrete vedere della Polinesia di decenni fa, quando ancora il turismo era lontano.
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