Cibi e divieti, 10 cose da non ordinare mai in un ristorante all’estero

di Elisa Malizia


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Se avete intenzione di andare all’estero, preparatevi a conoscere tradizioni particolari in molti ambiti, dal linguaggio dei fiori al cibo, non solo per quanto riguarda il gusto, ma anche per il bon ton completamente diverso dal nostro. Non tutti i cibi, infatti, sono ammessi ovunque e alcuni atteggiamenti possono risultare offensivi verso la cultura o lo chef. Per non incappare in spiacevoli malintesi, meglio conoscere le tradizioni di base del paese che ci ospiterà, informandoci in anticipo, sia se partirete da sole, sia in gruppo o coppia. Intanto, vediamo quali sono in generale gli alimenti vietati e gli atteggiamenti considerati sconvenienti in giro per il mondo.
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Carne di maiale nei paesi di religione Islamica: come è noto, i Musulmani non mangiano carne di maiale, dunque non viene servita nei loro locali pubblici. Chiederla è, ovviamente, una mancanza di rispetto.

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Vodka con ghiaccio: non è vietata, ma i russi avrebbero molto da ridire e anche da ridere! Non si “allunga” la vodka aggiungendo cubetti di ghiaccio, come noi non li aggiungiamo al vino.

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Attenzione alle bacchette in Giappone: se siete a cena fuori e chiedete un assaggio ad un amico, non prendete il boccone direttamente dal suo piatto, ma fatevi portare un piattino pulito. Non passate mai l’assaggio dalla bacchetta dell’amico alla vostra, l’incontro delle bacchette in Giappone avviene solo durante la funzione funebre.

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Occhio alle bacchette anche in Cina: dopo il pasto, ponete le bacchette accanto al piatto, stese sul tavolo, senza poggiarle mai verticalmente; quella, infatti, è una posizione che ricorda l’incenso acceso per i defunti.

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Carne equina negli Usa: l’ultimo mattatoio di carne di cavallo su suolo statunitense ha chiuso i battenti circa 10 anni fa e in due stati (California e Illinois) il suo consumo è illegale. Attenzione, quindi.

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Il durian a Singapore: questo frutto è molto diffuso nel sud est asiatico e anche molto apprezzato, ma le autorità di Singapore ne hanno vietato il consumo sui mezzi pubblici, pena salatissime multe. Il motivo? Emana un odore nauseabondo.

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Latte di cocco in Nigeria: non è vietato, ma si sconsiglia di darne ai bambini perché, secondo la credenza popolare, crescerebbero molto stupidi.
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Pesce palla in Italia e in molte altre zone: il pesce palla, detto anche fugu, contiene un veleno letale, per questo il suo consumo è vietato in molte zone del mondo, Italia compresa. Maneggiarlo è complicato e in Giappone esistono scuole di alta cucina apposite, tanto che anche nel paese nipponico per offrirlo nei locali pubblici è necessario avere una particolare licenza.

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Il fois gras in California: nello stato americano, fino a pochi anni fa, era illegale sia produrre che consumare fois gras. Oggi c’è più tolleranza per quanto riguarda il consumo, ma viene considerato un piatto di second’ordine, non certo sinonimo di classe e raffinatezza come accade, ancora oggi, in Europa.

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L’haggings negli Stati Uniti: l’haggings è una sorta di insaccato, di origine scozzese, che contiene diversi organi della pecora (cuore, fegato e polmoni macinati e poi conditi con spezie e cipolla) vietato negli Usa. Se avete intenzione di fare un bel viaggio negli Stati Uniti, quindi, non ordinate questo piatto così particolare, poiché l’importazione è vietata. Ma comunque ci domandiamo: chi potrebbe mai ordinarlo?

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