Samantha Cristoforetti, celebre astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) tornerà nello spazio l’anno prossimo, probabilmente in primavera. Quanto tempo è passato? Saranno passati quasi sette anni dall’ultima missione e da allora molte cose sono cambiate. Nella tecnologia di volo, per esempio. Ma non solo: nel 2017 l’astronauta è diventata mamma di Kelsey Amal. Commenta così Samantha […]
A guidare il Louvre sarà una donna per la prima volta in 228 anni
Dal primo settembre la storia cambia. Al vertice del museo di Parigi una donna. La storica dell’arte Laurence des Cars guiderà il Louvre. Per la prima volta in 228 anni.
Laurence des Cars guiderà il Louvre
Il Louvre ha riaperto il 19 maggio. Des Cars lascerà il Musée d’Orsay e l’Orangerie dopo quattro anni di direzione. Un destino che già aveva incrociato precedentemente quando fu tra coloro che contribuirono a realizzare il progetto per il Louvre di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, al quale ha lavorato dal 2007 al 2014.
Non sarà facile. Si dovrà ripartire da dove si è lasciati per far spiccare il volo ad uno dei musei più famosi in assoluto.
Gli auguri di Roselyne Bachelot
Tra i primi auguri quelli della ministra francese alla Cultura, Roselyne Bachelot, che ha salutato la nomina come «l’inizio di un nuovo capitolo della storia del più grande museo del mondo».
Chi è Laurence des Cars
Classe 1966, con studi alla Sorbona e all’École du Louvre, Des Cars è una storica dell’arte specializzata nel periodo che va dall’Ottocento fino all’inizio del Novecento e ha iniziato come curatrice proprio all’ex stazione Orsay nel 1994.
Ha organizzato grandi mostre come quella sull’“Origine del Mondo” di Corot, una vasta esposizione su Gustave Courbet che fece furore anche al Metropolitan di New York, nonché un omaggio al Marchese de Sade (sempre al Museo d’Orsay) e un viaggio espositivo intorno al poeta Guillaume Apollinaire.
Nel 2007, diventa direttrice di France Museums, organismo statale che ha seguito l’apertura del Louvre Abu Dhabi; nel 2014 viene nominata direttrice dell’Orangerie e nel 2017 del Musée d’Orsay. Ed è proprio qui che organizza mostre che riescono a dialogare con temi del presente, come la diversità, le questioni sociali e l’importanza di attrarre le nuove generazioni.
Come Le modèle noir de Géricault à Matisse, affrontando un tema delicato come il razzismo, con un successo di pubblico e critica incredibile. Nel 2019, il numero dei visitatori era salito fino a 3,7 milioni, con un livello di autofinanziamento del 64%.
Louvre 2030
Il progetto di Des Cars si chiama “Louvre 2030” ed è quello di concentrarsi soprattutto sull’offerta di nuove mostre, anche se non sarà semplice superare il record dei quasi 10 milioni di visitatori raggiunto due anni fa.
Ma l’importante, per lei, è lanciare “nuovi ponti” tra passato e futuro. Des Cars vuole rafforzare lo spirito “universale” del museo e aprire una riflessione sugli orari di apertura per attirare nuovo pubblico.
E su eventuali prestiti all’estero della Gioconda è allineata con Martinez: «È un’opera troppo fragile per viaggiare». Ma non solo, Des Cars si occupa anche di casi di restituzione di opere d’arte trafugate dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, come il dipinto Rose sotto gli alberi di Gustav Klimt.
Lascia un commento