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Donne e Lavoro: più sei magra più guadagni
Una ricerca interessante, anche se essenzialmente sconfortante, condotta da due studiosi, Timothy A. Judge della University of Florida, e Daniel M. Cable della London Business School. Secondo le loro stime le donne molto magre guadagnano di più delle altre, e aumentando i chili diminuiscono gli stipendi. Praticamente, calcolatrice alla mano, le donne sovrappeso perdono dai 9.000 ai 19.000 dollari l’anno, mentre per quando riguarda la popolazione maschile, il peso corporeo sul lavoro non ha effetti rilevanti.
A confermare la validità di questa ricerca i risultati di uno studio simile condotto da un team di ricercatori dell’Università di Helsinki. Insomma è proprio vero, il peso per le donne sul lavoro è un fattore discriminante, anche in Finlandia le donne obese, nonostante l’elevato livello di istruzione guadagnano il 30% in meno di quelle longilinee.
In realtà questo tipo di pregiudizi in ambito lavorativo non sono una cosa nuova: già nel 2004 uno studio della Cornell University aveva messo in luce questo meccanismo di proporzionalità inversa tra peso e salario. In Italia, invece, probabilmente questo aspetto passa decisamente in secondo piano, considerato l’alto livello di disoccupazione, ma il problema, anche se in forma sicuramente meno accentuata, riguarda anche le italiane.
“Ai colloqui di lavoro l’aspetto fisico in generale e principalmente il peso corporeo, a parità di competenze e credibilità, influiscono nella scelta di un candidato o di un altro, soprattutto se si parla di donne. Parlando poi di lavori nell’ambito della moda, per certi versi è comprensibile che si scelga una persona più magra quando si tratta di un posto che prevede un ruolo di rappresentanza. Questo tipo di scelta diventa meno plausibile quando si tratta di cercare, ad esempio, un’addetta alla produzione interna all’azienda di moda. Ma così vanno le cose, almeno per adesso“, spiega Monica Boselli, responsabile dell’agenzia di headhunting MB Research.
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