Colloqui di lavoro: la prima impressione è quella che conta
Ecco allora alcuni suggerimenti su come comportarsi.
“La prima impressione è quella che conta”. Non c’è nulla di più vero di questa frase. In America amano dire che: “Non si ha una seconda occasione per fare una buona prima impressione”. Infatti l’impressione istantanea che ci da’ una persona, segnerà il rapporto con lei in maniera indelebile.
Questo giudizio importante si forma nei primi 10 secondi dell’incontro, un tempo così veloce nel quale non abbiamo neppure modo di parlare. Ma allora cos’è che crea la prima impressione?
A formare il giudizio sono i messaggi non verbali che mandiamo. Infatti il nostro cervello è in grado di registrarli, interpretarli in maniera rapidissima e di rinviarci le informazioni delle quali abbiamo bisogno per “leggere” la persona che ci troviamo di fronte.
La prima cosa che dovete sapere è che il nostro corpo non mente mai e lascia passare tutto quello che pensiamo o sentiamo attraverso il suo particolare linguaggio.
E allora ecco qualche consiglio per fare una prima buona impressione a un colloquio di lavoro.
Come prima cosa ricordatevi di sorridere sia “dentro”, ossia siate felici del nuovo incontro, che fuori. Questo messaggio passerà attraverso i vostri gesti e sarà interpretato come un messaggio di benvenuto dalla persona che avete di fronte, aumentando le vostre possibilità di fare una buona impressione. Quindi sorridete! Ovviamente deve essere un sorriso di cuore altrimenti non vale
Guardate negli occhi la nuova persona. Questo dirà di voi che non avete paura di essere guardati dentro e soprattutto che avete voglia di conoscere il vostro interlocutore “veramente”. Si dice che “gli occhi siano lo specchio dell’anima”e non c’è nulla di più vero.
Tenete conto della postura e del vostro ingresso in una stanza. Prima di entrare in un luogo prendetevi qualche minuto per controllare la vostra postura cercando di distendervi e tenendo le spalle più rilassate possibile.
Quando entrate guardatevi intorno con fare interessato, curioso ma sempre allegro.
La stretta di mano. Stringere la mano, nella nostra cultura, è l’unico momento di contatto che è “permesso” con un semi-sconosciuto. Stiamo entrando nel suo spazio quindi facciamo molta attenzione ma allo stesso tempo “definiamo” la nostra identità, quindi stringiamo la mano con decisione ma non con troppa forza, concentriamoci sul nome di colui che si presenterà e non sul nostro (perché lo conosciamo già molto bene)e contorniamo tutto con un bel sorriso caldo.
Presta attenzione al tuo aspetto. L’abbigliamento più indicato è ovviamente correlato con il tipo di appuntamento cui ti devi presentare. Tuttavia, sia che si tratti di una cena formale, di un colloquio di lavoro o di un weekend tra amici in cui conoscerai nuove persone, una buona prima impressione richiede invariabilmente dei vestiti puliti e un aspetto non trasandato.
Quando vi siederete di fronte al vostro interlocutore assicuratevi di non utilizzare segni di chiusura, abbiate una postura aperta e non incrociate le braccia, siate propensi con il corpo verso di lui, usate gesti ma che non siano troppo enfatici e assicuratevi di tenere le mani sotto l’altezza delle spalle.
Usate la tecnica del mirroring, ossia guardate quello che fa il vostro interlocutore e cercate di imitare il suo linguaggio, sia corporeo che verbale questo creerà un’ottima sintonia.
Siate sempre educati e mai fuori luogo e tutto andrà per il meglio!