In Italia la copertura vaccinale, dati alla mano, è a limite della soglia di sicurezza. Secondo Walter Ricciardi dell’Istituto Superiore di Sanità, nel nostro paese sono sempre meno i genitori che fanno seguire ai figli la profilassi adeguata. E così, a quanto pare, il rischio è che tornino malattie ormai dimenticate o che le morti per morbillo non siano più casi isolati.
Secondo i dati dell’ISS le vaccinazioni per poliomielite, difterite, tetano ed epatite B sarebbero scese al di sotto del 95%, percentuale maggiore invece per le vaccinazioni contro morbillo, rosolia e parotite. Il problema è che le conseguenze non riguardano i casi singoli ma si ripercuotono sulla collettività. «Se non si ha più la cosiddetta ‘immunità di gregge’ aumenta il rischio che bambini non vaccinati si ammalino, che si verifichino epidemie importanti, che malattie per anni cancellate non siano riconosciute e trattate in tempo» spiega Walter Ricciardi, fenomeno che secondo il neo-presidente dell’ISS sarebbe già in atto.
Ma il calo dei vaccini non è certo cosa che riguardi solo i bambini: anche tra gli adulti, ad esempio, l’immunizzazione contro l’influenza ha registrato un forte calo, più che per una scelta consapevole per ignoranza, ecco perché in aiuto di tutti i genitori, ma in generale di chiunque, è stato attivato un call center dedicato a cui rivolgersi in caso di dubbi e per informazioni sulla profilassi vaccinale.
Il call center nazionale Vaccini e Vaccinazioni ha il numero verde 800 56 18 56, attivo il lunedì dalle 10 alle 18.