Ucraina, sul palco in Polonia la bimba che cantava Frozen nel bunker (VIDEO)

di Manuela Zanni


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Amelia Anisovych è la bambina di sette anni che, forte e sicura come solo i bambini sanno essere, nel bunker di Kiev cantava ‘Let it go‘. La piccola  a soli  sette anni  ha commosso il mondo cantando la canzone del film di animazione Frozen, ‘Let it go’, nel bunker di Kiev, diventando suo malgrado icona della resistenza ucraina contro la guerra.

Amelia al concerto di beneficienza “Insieme per l’Ucraina”

Amelia è riapparsa in un video registrato ieri a Varsavia, durante il concerto di beneficienza ‘Insieme con l’Ucraina’, dove ha aperto il grande evento realizzato per raccogliere fondi per l’Ucraina.  La bambina ha aperto il concerto cantando l’inno nazionale del proprio Paese, emozionando ancora una volta la platea, illuminata dalle luci dei cellulari del pubblico.        Per Amelia è stato un grande momento e una doppia emozione, perché l’invito è arrivato dal suo idolo la famosa cantante ucraina Tina Karol’, che ha rappresentato il Paese all’Eurovision Song Contest 2006 e organizzatrice del concerto di beneficenza.

Il video che ha commosso il web

Sui social network ora è apparso il video in cui Amelia apre un evento di beneficenza organizzato in Polonia per raccogliere fondi per l’Ucraina. La piccola ha eseguito l’inno nazionale del proprio Paese, emozionando la platea gremita di persone, tutte con mascherina sul volto e torcia del cellulare accesa per celebrare quel momento di estrema commozione. La stessa Amelia nel video ha gli occhi lucidi, che riflettono la luce delle migliaia di lucine accese nel pubblico di fronte a lei. E non solo riflettono una luce esterna: quello che esce dallo sguardo di questa bambina ucraina è una luce soprattutto interiore, la luce della speranza.

A realizzare il sogno di Amelia è stata Tina Karol’, famosa cantante ucraina (ha rappresentato l’Ucraina all’Eurovision Song Contest 2006) che ha organizzato l’evento a Varsavia in cui ha voluto fortemente ad affiancarla la piccola cantante del video virale di Frozen eseguita nel bunker. Tina Karol’ è l’interprete preferita di Amelia Anisovych. Entrambe sono adesso in Polonia e stanno sostenendo l’Ucraina con tutte le loro forze, prendendo parte a svariate manifestazioni contro la guerra.

Il concerto di beneficenza a Varsavia

Il concerto di beneficenza, intitolato “Insieme con l’Ucraina”, si è tenuto a Varsavia il 20 marzo e ha visto esibirsi sul palco tanti artisti polacchi e ucraini. In rete sta circolando il video con l’apertura del concerto di beneficenza di Varsavia, quello in cui Amelia Anisovych apre eseguendo l’inno nazionale ucraino. Ma durante la serata di ieri, 20 marzo, la piccola pare abbia offerto anche altre performance.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato comunicato che Tina Karol’ avrebbe sostenuto il popolo ucraino e il suo esercito e che, contemporaneamente, avrebbe pure realizzato il sogno della piccola Amelia: quello di cantare assieme al suo idolo, Tina appunto.  Secondo quanto è stato riportato, durante la serata di beneficenza Amelia e Tina si sarebbero esibite nella hit di Karol intitolata Ucraina – Tse Ti.

Tina Karol’ parla della piccola Amalia

Come ha dichiarato Tina Karol’ al programma televisivo Snidanok, la cantante è stata incredibilmente toccata dal coraggio di quella piccola connazionale. Per lei conoscere Amelia Anisovych è stato più importante che viceversa: benché Tina sia la cantante preferita della bambina, oggi la vera star è lei, la piccola cantante che con la sua voce ha cercato di allietare chi si trovava con lei nel bunker. Un gesto di coraggio, di forza, di solidarietà e di speranza, offerto da una bambina che ben incarna ciò che tutto il mondo sta vedendo dimostrare da un popolo che non si piega. Un popolo che lotta assieme, strenuamente, in nome della cosa più importante che esista: la propria libertà, ossia la propria dignità.

Tina Karol’ ha raccontato che per lei è stato molto difficile guardare un bambino sopravvissuto alla guerra abituarsi nuovamente a cose che il resto del mondo (gran parte del mondo, quello che oggi non è interessato direttamente da un conflitto, si intende) spesso dà per scontate, come ad esempio poter indossare vestiti puliti. “Stavamo guidando in macchina e lei ha chiesto: ‘Cos’è il destino?’. Ho risposto che questa è la tua storia, la tua calligrafia, il modo in cui scrivi il tuo destino. E ha detto una cosa: ‘Scriverò che voglio essere viva’. […] Che diventi un simbolo di speranza, un simbolo che tutto andrà bene! ci credo!”, ha detto con commozione Tina Karol’.

 

 

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