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Tra pettegolezzi, piccoli flop e grandi successi si è appena conclusa la 70esima edizione del Festival di Cannes. Alla cerimonia di chiusura ovviamente non poteva mancare lei, la madrina di questo grande evento dedicato al cinema, la bellissima Monica Bellucci. E’ stato un Festival interessante con poche sorprese e con una giuria di qualità che ha assegnato la Palma d’oro al regista svedese Ruben Östlund, in concorso con un film satirico sul mondo dell’arte dal titolo The Square. Ma scopriamo insieme tutti i vincitori del Festival del cinema di Cannes 2017!
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E’ un film, che a detta del regista Ruben Östlund, tocca temi profondi e contemporanei come la fiducia, la responsabilità, la ricchezza e la povertà, e lo fa senza tralasciare le criticità del caso. Il film racconta le bizzarre avventure di un personaggio un po’ strampalato, il curatore di un museo d’arte contemporanea alle prese con una creatività insolita ma eccelsa. Lui, Christian, è un elegante quarantenne, raffinato, padre di due figlie, che vive un’esperienza abbastanza comune, uno scippo, che lo farà molto riflettere e avrà una forte influenza sua sulla creatività. Un film profondo che invita a ripensare ai valori più scontati di cui spesso ci dimentichiamo.
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Ad aggiudicarsi un altro riconoscimento importante a Cannes è Sofia Coppola per l’adattamento del Romanzo The Beguiled di Thomas Cullinan. L’inganno racconta una storia ambientata in un collegio femminile durante la guerra civile, un luogo dove giovani donne vivono lontano dall’orrore di quel che succede fuori dalle mura della scuola, fino a quando nei paraggi del collegio non viene trovato un giovane soldato ferito, che romperà i tabù di queste giovani signorine e porterà qualche scompiglio. Un film assolutamente da vedere sulla competizione femminile!
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Un premio speciale è andato ad una grande bellezza del cinema: questo è il premio che probabilmente sarà il più chiacchierato, dato che Nicole Kidman probabilmente ha ricevuto questo riconoscimento per un record di presenzialismo, tre film in totale di cui due in coppia con Colin Farrell. Ma se guardiamo alla carriera di Nicole non c’è dubbio che il premio l’abbia decisamente meritato!
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Ancora un capolavoro per Diane Kruger, che negli ultimi anni ha decisamente interpretato personaggi e personalità molto diverse tra loro. Questa volta viene premiata per il ruolo di attrice protagonista nel film In The Fade, un’opera drammatica di Fath Akin. Il film racconta la storia di Katja, una donna la cui vita viene sconvolta il giorno in cui il marito e il figlio rimangono uccisi in un attentato nella comunità turco-tedesca di Amburgo. Da quel momento non vivrà se non nella speranza di poter vendicare la sua famiglia.
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La carriera di Joaquin inizia prestissimo, ad appena 8 anni, con piccole comparse in TV, a cui si aggiungono negli anni film, parti importanti, candidature agli Oscar e infine un premio tanto ambito a Cannes, quello di “miglior attore maschile” con You Were Never Really Here, la storia di un veterano di guerra che si autoinveste delle missione di salvare giovani donne costrette a prostituirsi. Ad un certo punto un incarico lo spinge a scoprire un giro di pedofilia che scatenerà in lui una violenza inverosimile.
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Questo riconoscimento viene assegnato a Loveless di Andrey Zyagintsev, un film drammatico che racconta la storia di una coppia troppo presa dal divorzio e dall’inizio di una nuova vita che per entrambi dovrebbe rappresentare una svolta, dimenticandosi di occuparsi del figlio Aliocha, fino a quando questo adolescente di 12 anni non scompare e cambierà le sorti e il destino di questa coppia litigiosa.
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Un’edizione decsamente interessante ma senza troppe sorprese. Oltre alla Palma d’oro e ai ruoli più importanti, non bisogna dimenticarsi però dei cosiddetti riconoscimenti “minori” che in realtà sono altrettanto importanti. Il premio come miglior cortometraggio va a Xiao Cheng er Yue del cinese Qiu Yang, mentre il Premio Camera d’Or, quello per la miglior opera prima, è stato riconosciuto al film di Léonor Serraille Jeune Femme , con Laetitia Dosch e Grégoire Monsaingeon. Miglior sceneggiatura ex aequo a Yorgos Lanthimos e Efthymis Filippou per The Killing of a Sacred Deer”e anche a lynne ramsay per ‘You Were Never Really Here.
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