Lo stalking non più aggravante per il reato di femminicidio

di Alice Marchese


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Infiniti passi indietro nella storia delle donne. E’ quanto accaduto recentemente. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno decretato che lo stalking non costituisce più aggravante per il reato di femminicidio. A dirlo è Repubblica.  Il colpevole verrà condannato soltanto per l’omicidio e non per le azioni compiute in precedenza.

Cos’è lo stalking

Con il termine stalking si indica una serie di atteggiamenti, comportamenti (c.d. atti persecutori) tenuti da un soggetto (stalker) nei confronti della vittima, al fine di ingenerare nella stessa paura ed ansia, compromettendo il normale svolgimento della vita quotidiana.

La disciplina nel codice penale

Il reato è stato introdotto nel codice penale all’art. 612-bis con la legge n. 38 del 2009.

“Chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.

Cos’è successo nel 2009

Dal 2009, il reato di stalking è un’aggravante per quello di femminicidio. Dunque il condannato, per entrambi i reati, può essere condannato fino alla pena dell’ergastolo.

Adesso non è più così. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito che l’omicidio, in quanto reato complesso, assorbe tutto il resto, compresi gli atti persecutori. In pratica, chi uccide paga solo per il reato di omicidio e non per quanto fatto in precedenza. Come se lo stalking o le lesioni non esistessero.

La vulnerabilità delle donne

Così facendo sono stati compiuti innumerevoli passi indietro. Era stata portata avanti una decisione che tutelava le donne su più fronti dal momento che resta sempre alta la percentuale di denunce di atti persecutori. Questo ultimi molto spesso terminano nel peggiore dei modi vale a dire con l’omicidio.

Ma nonostante ciò, lo stalking resta comunque un atto aberrante che distrugge la vita di una donna, qualunque sia la sua età.  E questo rende le donne e le vittime di stalking ancor più vulnerabili: di fronte al loro aguzzino e di fronte la legge.

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