Bufale, notizie totalmente false e fake sui social sono una costante nella società di internet. Ma che cosa si può fare per difendersi e riconoscere le false notizie on line? A dire il vero molto poco, se non accendere il cervello e ragionare. Google, il più grande motore di ricerca mondiale, ci sta pensando e anche Facebook, Twitter, Instagram e altri social riflettono sulla creazioni di tasti e filtri che riconoscono e bloccano le bufale on line. Ma, intanto, sta a noi imparare a riconoscere le false notizie in rete.
Ecco perchè la società di internet tutta è chiamata al grande compito dell’informazione, anche e soprattutto per evitare che qualcuno, da un giorno all’altro, ci debb proteggere dall’alto. Aprire gli occhi, porsi domande, pensare bene a quello che abbiamo letto (se lo abbiamo letto) prima di condividere o divulgare appare quanto mai necessario.
Vediamo come procedere per riconoscere le false notizie on line.
La maggior parte delle notizie false che hanno diffusione virale, in realtà, non sono mai state lette da nessuno. Il perché? Semplice: il titolo era così allettante che la notizia è stata condivisa senza nemmeno essere letta. In questo modo chi voleva diffondere una notizia falsa non si è dovuto nemmeno sforzare di scrivere la notizia, ottenendo ciò che davvero voleva: visite al suo sito! Quindi andare oltre il titolo prima di divulgare è fondamentale.
Il web ha interesse ai click, questo almeno dovrebbe essere chiaro. E c’è chi, per ottenere visibilità, sarebbe pronto a tutto. Questo è ciò che conviene pensare ogni volta che si vuole verificare la veridicità di una notizia. E’ chiaro che solo così facendo, pian pian, ci faremo un’idea realistica delle fonti attendibili e che possiamo seguire senza troppe ansie.
La fonte è importante. Anche senza dover verificare ogni volta la fonte, tuttavia, un web-user medio dovrebbe chiedersi da dove viene una notizia. Chi l’ha scritta? Potrebbe esserci un secondo fine ad una notizia così allettante? Per secondo fine si intende la ricerca sfrenata di viralità, la manipolazione politica e così via.
Leggo, mi stupisco… e apro una nuova scheda dal browser per cercare la stessa notizia su altre testate. Nella migliore delle ipotesi, se la notizia è un fake, ci sarà già chi l’ha smascherata e chi sta dando l’allarme della bufala.
Sebbene la rete internet sia libera e non ci siano leggi che definiscano reato la falsa circolazione delle notizie, dovremmo pensare sempre che “parlare male” di qualcuno, solo per il semplice gusto di farlo o per portare acqua al nostro mulino, nella realtà, prevede una pena e si configura come due dei reati penali più pesanti ovvero quello di diffamazione o di calunnia. Quindi, anche se non conosciamo i retroscena, le intenzioni o la vera identità del malcapitato, dovremmo allenarci a pensare che dietro ad una bufala c’è sempre qualcuno che ne fa le spese… e che un giorno potrebbe toccare anche a noi di farne le spese!
Cioè, fare attenzione a quelle notizie allettanti ma che non sono “fresche di giornata” perchè prese da una fonte – magari autorevole – di molti anni fa. Notizie perfettamente calzanti, ma antiche e con date vecchie, infatti, sono appositamente re-postate per trarre in inganno gli utenti con notizie false e potenzialmente virali.
Ricapitolando, i passaggi per riconoscere le false notizie on line sono:
Ecco come riconoscere le false notizie in rete e non farsi travolgere dalle bufale, facendo anche la figura dei creduloni!