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Giornata mondiale contro la siccità: le iniziative per evitare la desertificazione

La Giornata Mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1994, per combattere la desertificazione, un processo graduale di perdita di produttività del suolo dei sistemi agrari e di degrado delle risorse naturali causati dalle attività umane.

 

Focus dell’edizione 2021  è  il recupero di suoli degradati:  evitare, rallentare e invertire la perdita di suoli fertili e di agro-ecosistemi sani è urgente e importante anche per una rapida ripresa dalla pandemia. Si tratta di un investimento virtuoso perché contribuisce alla creazione di posti di lavoro e migliora la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.

Vittima di cambiamenti climatici sempre più sfavorevoli, che determinano una progressiva riduzione dell’acqua disponibile nel suolo e una continua erosione dei terreni, l’Italia è un paese a rischio desertificazione e siccità, principalmente nelle zone del meridione e nelle isole.

Tra le attività più colpite da questa situazione vi è indubbiamente l’agricoltura, settore produttivo di riferimento per l’economia del nostro paese che, secondo l’Istat, nel 2020, ha fatto registrare un valore aggiunto di 31,3 miliardi di euro, al primo posto nell’Unione Europea davanti a Francia (30,2 miliardi) e Spagna (29,3 miliardi).

Nonostante ciò, troppo spesso questo settore è rimasto in secondo piano, senza garanzia di supporto da parte di quelle istituzioni pubbliche e private che dovrebbero invece prendersene cura, intervenendo a livello di infrastrutture e di salvaguardia delle risorse naturali che ne assicurano il corretto funzionamento.

Fenomeni piovosi sempre più rari ma abbondanti, progressivo aumento delle temperature, rapida evaporazione delle acque: se parliamo di desertificazione e siccità, il nostro paese si trova a dover far fronte ad un quotidiano e progressivo aumento del rischio.

In prima battuta, ciò che emerge da questa ricerca è che proprio a causa di questi fattori il 97% degli intervistati ritiene che le eccellenze agroalimentari italiane siano oggi a fortissimo rischio. In particolare, l’82% si è detto preoccupato da molteplici problematiche legate alla scarsità d’acqua. Più nel dettaglio, il 57% ha espresso preoccupazione a causa di fenomeni atmosferici sempre più severi, il 51% a causa della siccità e il 35% di una sempre più ridotta disponibilità d’acqua per l’agricoltura. Sempre con riguardo alle preoccupazioni dei cittadini, dalla ricerca emerge inoltre che, per il presente, il 24% degli italiani è oggi preoccupato per il progressivo scioglimento dei ghiacciai, contro solo il 12% per le forti piogge che si verificano durante brevi periodi dell’anno e un’ancora più allarmante e ridotto 9% per i periodi di siccità sempre più prolungata. Guardando al futuro, invece, sia le piogge che la siccità registrano un importante balzo in avanti del 7%, attestandosi rispettivamente al 19% e 16%.

Il discorso cambia relativamente dando uno sguardo al futuro: solo il 22% degli italiani, infatti, ritiene veritiere le previsioni del World Resources Institute sul fatto che l’Italia sarà in una situazione di stress idrico entro il 2040. A questo riguardo, le regioni del Sud sono considerate maggiormente a rischio (92% contro il 2 Ricerca Ipsos CAWI su un campione rappresentativo di 1.000 famiglie Italiane. Gennaio 202113% per il nord e il 12% per il centro), con picchi di preoccupazione che riguardano in particolare Sicilia (69%) e Calabria (51%).

In Sicilia come evidenziato dal Report Istat 2021 sull’acqua, tra le sette città italiane in una situazione di maggiore criticità in termini di dispersione idrica (ovvero superiore al 45%) ben 3 sono siciliane: Catania (54,7%), Palermo (45,7%), Messina (46,6%).

Vittima principale di questa delicata situazione è l’agricoltura che ogni anno, in Italia, registra un utilizzo d’acqua superiore ai 15 miliardi di metri cubi utili principalmente all’irrigazione di quei territori dove precipitazioni e umidità del suolo non sono sufficienti a garantire il fabbisogno idrico delle eccellenze agricole italiane famose in tutto il mondo.

La tecnologia, quindi, svolge un ruolo fondamentale ed offre un duplice supporto: agli agricoltori, nell’aiutarli a sviluppare metodi di coltivazione sempre più innovativi ed efficaci; alle risorse, grazie alla definizione di nuove modalità di utilizzo e gestione.

Non a caso nell’ambito dell’iniziativa di “Call For Startup”, SmartIsland ha presentato un progetto che prevede l’implementazione della tecnologia Daiki: un robot di intelligenza e visione artificiale dotato di sensori di immagine e rilevamento di dati climatici e idrici grazie al quale è possibile prevenire lo sviluppo di malattie e monitorare il fabbisogno irriguo delle piante.
Il progetto presentato da Smart Island sarà ora implementato e concretizzato in un agrumeto nel territorio della Valle dell’Etna. L’impegno del brand a tutela delle eccellenze agroalimentari italiane non si limiterà, però, ai progetti sviluppati negli ultimi due anni, ma vedrà una nuova concretizzazione nel corso del 2022.