C’era un tempo in cui, acquistare e vendere oggetti di seconda mano era quasi considerato un tabù.
Oggi, invece, la così detta second hand economy sta permettendo a molti compra-venditori, in realtà privati comodamente seduti in casa propria, di fronteggiare la crisi, arredare casa, fare regali, rifarsi il guardaroba e così via. A dire il vero la cosa non ci sorprende affatto, anche se i numeri di crescita della second hand economy sono davvero sorprendenti e forse nessuno si sarebbe aspettato un trend tanto forte verso il riutilizzo degli oggetti usati.
Non solo, dice la Doxa: “gli italiani che oggi amano l’usato sono per il 33% persone che amano il cinema, il teatro e il viaggio e desiderano arredare la propria casa in modo personale e divertente, cambiando spesso guardaroba, accessori, arredamento e tecnologia. Seguiti da coloro che vivono uno stile di vita “Economia 2.0″ (14%) tipica di chi è appassionato di tecnologia e Internet ed è interessato ad acquistare a poco, vendendo a tanto, dagli ideologici (12%), nostalgici delle cose di una volta e che desiderano contribuire attivamente a un nuovo mercato più sostenibile, e dai Concreti (11%), consumatori che fanno acquisti dell’usato per risparmiare e permettersi di soddisfare reali bisogni famigliari”.
Ma quali sono i motivi del successo della second hand economy?
Galeotto è stato il web, dove comprare, vendere fare affari in tempo reale è davvero semplicissimo. Basta avere dimestichezza con la rete, imparare a fare una buona vetrina dei propri oggetti sui siti specializzati e il gioco è fatto.
Ad oggi, inoltre, dietro alla vendita di oggetti usati si è architettata una vera e propria catena di montaggio per ripulire, rilavare e rivendere qualsiasi cosa. Un esempio? Gli abiti firmati, magari usati una sola volta, e rinchiusi nell’armadio a togliere spazio al resto si possono affidare a negozi specializzati che rivendono (o ci trovano) l’abito firmato dei nostri sogni.
In quali settori della “seconda mano” conviene investire?
Il settore maggiormente crescita nell’ambito della second hand economy pare essere l’arredo e il motivo è semplice: i mobili costano e nella mentalità “fast use” rimodernare la casa ogni 3-5 anni è ormai normale.
Ecco allora che sul web ci si scambiano mobili, si rivende la stanza da letto, si regalano complementi d’arredo in cambio di abiti o biciclette e via dicendo. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti!
Dopo aver cercato e aver creato il proprio profilo su un sito di compravendite accreditato, mettere in vendita i nostri oggetti inutilizzati e fare un po’ di soldini diventa facile e divertente e, se siamo brave, la compra-vendita di seconda mano può diventare un vero e proprio lavoro!