I Campionati Mondiali di calcio femminile si avvicinano: il prossimo 20 luglio verrà fischiato il calcio d’inizio della partita inaugurale tra Australia (una delle nazioni ospitanti insieme alla Nuova Zelanda) e l’Irlanda. Trentadue squadre provenienti da tutto il mondo si sfideranno per contendersi il prestigioso titolo, che sarà assegnato il 20 agosto 2023. Una Coppa […]
Raffaella Carrà, a Madrid una piazza porterà il suo nome
Nel centro della capitale spagnola, lungo la via Fuencarral, sarà intitolata una piazza a Raffaella Carrà.
La proposta del gruppo municipale Más Madrid è diventata realtà qualche ora fa. La giunta comunale di Madrid ha approvato la proposta di dedicare una piazza della capitale spagnola a Raffaella Carrà.
Lo riporta il sito del quotidiano El Diario. Tutti i partiti hanno votato a favore tranne Vox che si è astenuto. La notizia è stata rilanciata anche sul profilo Facebook ufficiale dell’attrice scomparsa a Roma il 5 luglio, gestito dai suoi familiari: “È ufficiale: fra i numeri civici 43 e 45 della calle Fuencarral di Madrid ci sarà una piazza col nome della grande Raffaella Carrà”, si legge nel post. Che si chiude con una punta polemica, con queste parole: “L’Italia perde ancora una volta l’occasione di omaggiare per prima la sua più grande artista”.
Raffaella Carrà merita questo e altro. Lei rappresenta un’icona di libertà per molte generazioni. La sua musica ha ispirato più generazioni. È stata una delle prime figure pubbliche a parlare di libertà sessuale ed è un punto di riferimento per la musica e la televisione, un’icona, per Madrid e per la Spagna intera. Merita questo riconoscimento, visto che è sempre stata molto legata a Madrid, città in cui diceva di sentirsi libera e dove si sentiva molto a suo agio a godersi la vita delle sue strade e delle sue piazze».
Más Madrid mette in evidenza il lavoro di una cantante molto impegnata in alcune cause sociali, come i diritti dei lavoratori o il femminismo. Tutti i partiti hanno votato a favore dell’idea, ad eccezione di Vox, che si è astenuto.
Peccato solo che non sia stata l’Italia la prima nazione ad omaggiare la sua più grande artista.
Lascia un commento