Lo ha scritto anche Pascoli nella sua celebre poesia “X Agosto”. Domani torna la notte più magica dell’estate. Il 10 agosto San Lorenzo appuntamento sulle terrazze o dovunque si possa contemplare l’emozionante fenomeno. Quando arriva la sera e la città apparentemente si spegne, si accende il cielo con le stelle cadenti.
L’appuntamento è fissato come sempre per il 10 agosto. Come risaputo, dal punto di vista scientifico le “stelle” propriamente dette c’entrano poco: lo sciame delle Perseidi è un fenomeno astronomico che trae origine da 109P/Swift-Tuttle, una cometa periodica del nostro Sistema Solare.
Dunque stiamo parlando di detriti che entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, dove bruciano a causa dell’attrito.
Ma come avviene questo incontro? Dipende tutto dalla Terra, che nella sua orbita intorno al Sole attraversa ciclicamente delle aree in cui si concentrano frammenti di roccia o ghiaccio abbandonati in precedenza da un corpo celeste più grande, come ad esempio una cometa. Quando questo accade si creano le condizioni per la nascita di una pioggia di scie luminose osservabili a occhio nudo, che rispondono al nome di meteore o stelle cadenti.
Il 10 agosto ricorre la celebrazione liturgica di San Lorenzo. Era un martire cristiano messo a morte nel 258 d.C. dall’imperatore romano Valeriano. Responsabile all’epoca di una feroce campagna di persecuzione nei confronti della gerarchia ecclesiastica.
Lorenzo era uno dei sette diaconi di Roma e venne ucciso quattro giorni dopo la decapitazione di papa Sisto II. Il suo supplizio diede vita a un culto molto sentito in ambito cattolico, alimentando la credenza che le Perseidi fossero il riflesso delle lacrime versate durante suo il martirio.
Questa tradizione religiosa ha scatenato l’usanza di esprimere un desiderio ogni volta che si vede una stella cadente. Si spera che il santo possa sentirlo ed esaudirlo.