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Marina Ovsyannikova: “Cambio cognome per sostenere l’Ucraina
Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha interrotto il telegiornale russo con una protesta contro la guerra, torna al suo cognome da ragazza, che è ucraino, in segno di sostegno a Kiev. “Non sono ‘una buona russa‘, sono ucraina. Come segno di sostegno all’Ucraina voglio cambiare il mio cognome, Ovsyannikov, tornando all’originale Tkachuk”, ha scritto su Facebook, annunciando l’intenzione di lasciare il cognome del marito russo da cui è separata.
Marina Ovsyannikova, torna al suo cognome da ragazza
La giornalista ha interrotto il telegiornale russo con una protesta contro la guerra torna al suo cognome da ragazza. Di padre ucraino e madre russa, Marina Ovsyannikova è stata arrestata a marzo in Russia per un breve periodo dopo la sua clamorosa protesta, che ha fatto il giro del mondo. Multata e rilasciata è poi emigrata in Germania, dove ora lavora per il quotidiano Die Welt. In Ucraina il fatto che sia stata liberata ha però dato adito a molti sospetti sulla genuinità della sua protesta. Nel suo post su Facebook, la giornalista ha negato fermamente di essere un agente dei servizi russi dell’Fsb, dichiarando che è stata liberata grazie alle pressioni del presidente francese Emmanuel Macron, di quello ucraino Volodymyr Zelensky e di politici americani.
Chi è Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha sfidato Putin
Redattrice dell’emittente statale ‘Channel 1’, è stata arrestata per aver violato il divieto di “disinformazione” sull’invasione russa dell’Ucraina, che il Cremlino continua a definire come “un’operazione militare speciale”. Nelle ultime ore, le cronache hanno dato ampio risalto al coraggio di Marina Ovsyannikova, una giornalista russa che lavora come redattrice per l’emittente Channel 1, parte della televisione pubblica. Ovsyannikova si è infatti resa protagonista di una delle proteste più plateali viste in questi venti giorni di guerra in Ucraina: durante l’edizione serale del telegiornale del 14 marzo, ha fatto irruzione nello studio con un cartello che lanciava un messaggio ben preciso: «No War. Fermate la guerra! Non credete alla propaganda! Vi stanno mentendo qui! Russi contro la guerra”. Prima che le trasmissioni venissero interrotte, Ovsyannikova ha poi rincarato la dose, urlando a gran voce «No alla guerra! Fermate la guerra!».
In un messaggio pre-registrato e pubblicato sui suoi canali social, Ovsyannikova ha poi aggiunto che «Quello che sta accadendo in Ucraina è un crimine. E la Russia è l’aggressore. E la responsabilità di questa aggressione ricade sulla coscienza di un solo uomo: Vladimir Putin. Mio padre è ucraino. Mia madre è russa. E non sono mai stati nemici. E questa collana che indosso è un simbolo del fatto che la Russia deve porre fine immediatamente a questa guerra fratricida. E i nostri popoli fraterni potranno ancora fare la pace. Sfortunatamente, ho trascorso molti degli ultimi anni lavorando per Channel One, facendo propaganda al Cremlino, e me ne vergogno profondamente. Mi vergogno di aver permesso che le bugie provenissero dallo schermo della TV. Mi vergogno di aver permesso la zombificazione del popolo russo. Siamo rimasti in silenzio nel 2014 quando tutto questo era appena iniziato. Non abbiamo protestato quando il Cremlino ha avvelenato Navalny. Abbiamo semplicemente osservato in silenzio questo regime disumano all’opera. E ora il mondo intero ci ha voltato le spalle. E le prossime 10 generazioni non laveranno via la macchia di questa guerra fratricida. Noi russi siamo persone ragionevoli e intelligenti. Fermare tutta questa follia dipende da noi. Protestate. Non abbiate paura di niente. Non possono rinchiuderci tutti».
L’elogio di Zelensky
Le conseguenze della suo atto di disobbedienza, purtroppo, non si sono fatte attendere: dopo la messa in onda del messaggio è stata arrestata per aver violato il divieto di “disinformazione” sulla guerra d’aggressione russa in ucraina, e rischia fino a 15 anni di carcere. Marina Ovsyannikova ha 44 anni e un curriculum navigato: ha studiato alla Kuban State University e all’Accademia presidenziale di economia nazionale e pubblica amministrazione; successivamente, si è laureata presso la Presidential Academy nel 2005. Ha lavorato per diversi anni per la televisione di stato russa dopo l’esperienza con Kuban Tv. Sulla sua vita privata si hanno pochi dettagli: ha due figli e ha praticato in maniera agonistica il nuoto. Ovsyannikova è stata incensata anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di divulgare la verità, che stanno combattendo contro la disinformazione e raccontano fatti reali ai loro amici e familiari, e personalmente a quella donna che è andata nello studio di Channel One con un manifesto contro la guerra», ha dichiarato.
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