Lady Diana, a 24 anni dalla scomparsa il suo ricordo è più vivo che mai

di Manuela Zanni


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Era il 31 agosto del 1997 quando la principessa Diana morì a 36 anni in un incidente stradale a Parigi con il suo compagno Dodi Al-Fayed lasciando sgomento il mondo intero.

La principessa del popolo

Da allora sono passati ventiquattro anni ma lady D resta la Royal più popolare di tutti i tempi. La «principessa del popolo», come la definì Tony Blair, ha lasciato un ricordo indelebile per la sua umanità e umiltà.  Fu, inoltre,  pioniera nello sfruttare la propria celebrità per promuovere importanti cause sociali e umanitarie, come la battaglia contro le mine anti-uomo, il sostegno ai malati di Aids, ai senzatetto, ai bambini orfani e ammalati.

La depressione e la bulimia 

A lei si deve anche la rottura di tanti tabù come il racconto della  depressione post partum da parte di una reale,  delle battaglie personali contro bulimia, depressione e ansia. 
Per tutti questi motivi Lady D è diventata “una di noi” e grazie a lei la Royal family è apparsa più vicina ai suoi sudditi.

La fine del matrimonio

La compassione della principessa per gli emarginati culminò dopo l’incontro con Madre Teresa di Calcutta. Le due si videro per la prima volta il 12 febbraio del 1992, dopo la fine del matrimonio con Carlo, infelice e affollato dalla presenza di  Camilla,  era ormai finito (anche se il divorzio divenne ufficiale nel 1996).

L’incontro con Madre Teresa 

Da allora si ritrovarono più volte, fino alla morte di entrambe nel 1997.  Madre Teresa, scomparsa cinque giorni dopo la principessa (il 5 settembre) parlando di Diana disse che per lei era «come una figlia».Sebbene provenienti da mondi opposte, le due donne più famose in quel momento storico erano unite dal desiderio crescente di portare amore ai reietti e ai dimenticati del mondo.

Diana, ascoltando i consigli della santa, coinvolse spesso i  figli nelle iniziative umanitarie di cui era promotrice, specialmente quelle a sostegno di senza tetto, malati di Aids e bambini colpiti da gravi malattie. Un’eredità che William e Harry, impegnati come la mamma nel sociale, continuano oggi a tener viva, ognuno a modo suo.

Il mito di Lady Diana

Pur non essendo una santa, la prematura scomparsa di Diana a soli 36 anni, a causa di un incidente stradale l’ha trasformata  in mito perchè ha incarnato le tante contraddizioni che spesso coesistono nell’anima di una donna: principessa delle favole e  del popolo, donna glamour e   mamma premurosa, protettrice dei bisognosi e ribelle di casa Windsor,  moglie infelice e  donna innamorata.

Il ricordo oggi più vivo che mai

La sua morte ha reso immortale  la  storia di una principessa che ha deciso di non diventare regina preferendo costruire da sola la propria identità dimostrando che solo chi è capace di andare incontro ai propri desideri può definirsi davvero libero.

Il suo insegnamento

Una lezione di vita la sua che rende il suo ricordo  vivo e il suo esempio attuale oggi, dopo ventiquattro anni dalla scomparsa, più che mai non solo  nella memoria di chi l’ha conosciuta di persona  ma anche di chi  ne ha seguito le vicissitudini  tramite i media.

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