I Campionati Mondiali di calcio femminile si avvicinano: il prossimo 20 luglio verrà fischiato il calcio d’inizio della partita inaugurale tra Australia (una delle nazioni ospitanti insieme alla Nuova Zelanda) e l’Irlanda. Trentadue squadre provenienti da tutto il mondo si sfideranno per contendersi il prestigioso titolo, che sarà assegnato il 20 agosto 2023. Una Coppa […]
“La musica che gira intorno”: lo show di Fiorella Mannoia su Raiuno
Appuntamento imperdibile stasera su Raiuno alle 21.25. Con la regia di Duccio Forzano “La musica che gira intorno”: Fiorella Mannoia dà il via al suo nuovo spettacolo.
«C’è musica per la testa che fa pensare, c’è musica per il cuore che fa emozionare, c’è la musica per le gambe che trasmette allegria e fa ballare, ci sono parole per le canzoni e ci sono parole che diventano storie da raccontare», commenta con felicità Fiorella Mannoia.
La Mannoia ha radunato accanto a sé i nostri brillanti talenti e, solo nella prima puntata (la seconda andrà in onda venerdì prossimo), si esibiranno tra i tanti Baglioni, De Gregori, Venditti, Ligabue, Zucchero, Giorgia, Panariello, Mengoni, Ambra Angiolini e Amadeus al quale Mannoia potrebbe ricambiare il piacere andando come ospite a Sanremo. A tre anni da «1 2 3 Fiorella», l’interprete romana sarà ancora su Rai1 il 9 marzo accanto a Maria De Filippi e Sabrina Ferilli per una serata contro la violenza sulle donne.
Nel condurre il suo show ha dei modelli tv di riferimento?
«Quando per la prima volta la Rai mi ha affidato il sabato sera il mio pensiero è andato alla grande Mina, perché era la mattatrice di quei varietà con i quali sono cresciuta. Mi sento vicina a lei nel suo disincanto, nel suo modo di essere naturale anche se vocalmente sono distante da lei».
Nel programma ci saranno anche molti monologhi: lei ha vinto un Nastro d’Argento per «7 minuti» di Placido, ha in previsione di fare ancora cinema?
«Mi piacerebbe molto continuare ma i registi non mi chiamano e lancio la richiesta dal vostro giornale».
Un commento sull’attuale situazione italiana partendo da come ha vissuto il primo lockdown e come vive adesso questa seconda ondata pandemica?
«Nella prima ondata eravamo tutti chiusi e avevamo un sentimento di popolo: solo le grandi disgrazie, i terremoti, le alluvioni ci danno il senso dell’appartenenza. Per noi tutti è stata una cosa straziante ma riflettevamo, pensavamo ad un nuovo umanesimo. Poi, quando siamo usciti ci siamo dati alla pazza gioia e ora che il virus è tornato ci ha devastati. Ha fatto emergere problemi pratici di persone che hanno perso la vita, il lavoro. Siamo tutti con i nervi tesi perché siamo fermi da troppo tempo. Il problema oggi è che lottiamo per la sopravvivenza. Per il resto sono in una tale confusione che sulla crisi di Governo resto in attesa di capire cosa succederà del nostro Paese».
Lei viene considerata come «una donna con le palle», si percepisce così?
(Ride): «Capisco il senso e ringrazio. Ma le palle non c’entrano, e non posso neppure dire: “donna con le tette” perché le mie sono piccoline. Quindi, gli attributi li lasciamo lontani anche se conosco la stima nei miei confronti di chi mi appella in questo modo».
Com’è stato lavorare senza il calore del pubblico?
«Non è stato facile perché in studio avevamo davanti una platea vuota e per chi fa il nostro mestiere non è naturale. Sapere che di fronte hai delle persone che ridono alle tue battute o applaudono quando sentono di farlo per me è come entrare in un teatro e cantare davanti al nulla. Ma la sicurezza viene prima di tutto». Ha detto così a Repubblica.
Lascia un commento