Kledi Kadiu ha aperto il suo cuore e raccontato il calvario che sta vivendo insieme alla moglie Charlotte Lazzari. I due hanno avuto il loro secondo bambino ad agosto. Il piccolo, che si chiama Gabriel, ha avuto però dei gravi problemi alla nascita. “A 13 giorni dal parto Gabriel ha manifestato febbre e forti convulsioni, espressione di una diagnosi piuttosto complessa: meningo-encefalite“.
Il ballerino ha raccontato il calvario che sta vivendo con la moglie Charlotte Lazzari. Nello specifico Kledi ha definito la notizia della diagnosi, un processo infiammatorio del sistema nervoso che colpisce le meningi e l’encefalo, ” E’ stato l’inizio di un calvario
che ci ha davvero messi a dura prova“. Il bambino è sopravvissuto e “dopo aver riaperto gli occhi, passo dopo passo e con l’audacia di un eroe ha messo in campo tutta la sua forza per riappropriarsi di ciò che questo brutto imprevisto gli ha tolto“. Gabriel, ha spiegato ancora il ballerino, è tornato a casa “dopo oltre un mese e mezzo di ricovero in terapia intensiva e tanti, tantissimi esami“. La coppia non si è, quindi, data per vinta e ha iniziato a lottare insieme al piccolo.
“Abbiamo intrapreso un percorso di riabilitazione precoce – ha raccontato -. Non vogliamo nasconderci dietro alle parole fingendo che sia tutto semplice ma crediamo immensamente nella neuro plasticità, nella sconfinata forza di volontà del nostro piccolo guerriero, nella costanza e nell’amore come miglior stimolo all’apprendimento. Ed è proprio per questo che abbiamo deciso di condividere la nostra storia“.
La meningoencefalite è un processo infiammatorio dell’encefalo a cui partecipano anche le meningi, con conseguente sintomatologia meningitica, associata a quella encefalitica. La diffusione del processo infiammatorio alle meningi è la regola di tutte le encefaliti, ma in alcune questa associazione è molto evidente e costante. Si distinguono le forme a interessamento prevalente della corteccia (meningoencefalite luetica, o paralisi progressiva), e le forme a interessamento prevalente della base e delle cisterne (meningoencefalite tubercolare, o micotica). Meningoencefaliti da protozoi e da funghi (criptococchi) sono complicanze possibili e gravissime in corso di AIDS.
Di origine virale o batterica, la sintomatologia è piuttosto ampia e varia a seconda della causa e – allo stesso modo – anche la terapia a cui dev’essere sottoposto il paziente dipende da ciò che ha causato l’infiammazione. Come anticipato la meningo-encefalite è un processo infiammatorio che colpisce – come suggerisce il nome stesso – sia le meningi quanto l’encefalo. Solitamente le due zone si influenzano anche nel caso dell’encefalite, ma in quest’associazione è più evidente e costante.
Solitamente quando si contrae la meningite ad essere coinvolte sono le tre membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale. In associazione all’encefalite, dunque, è anche il cervello a subire un processo infiammatorio. Nei casi clinici più gravi si può danneggiare la barriera che separa il cervello dal circolo sanguigno e regola la distribuzione delle sostanze tra il liquor (liquido che normalmente circola libero attorno al cervello) e il sangue. Se si contrae dunque meningite o encefalite si può correre il rischio che questo liquido possa essere rallentato o ostruito, con conseguente aumento della pressione sul cervello e diminuzione dell’apporto di sangue.
Per quanto riguarda la sintomatologia solitamente la patologia si manifesta con: alterazione dello stato di coscienza (tra confusione mentale che può essere caratterizzata sia da torpore che, al contrario, da stati di eccitamento); disturbi del movimento come aprassia; afasia; epilessia; segni meningei come dolore e rigidità nucale; disturbi della sensibilità. Alcuni di questi sintomi sono stati descritti in queste ore proprio da Kledi Kadiu, che sui social ha riferito di aver scoperto che suo figlio Gabriel è affetto proprio da meningo-encefalite – e per cui è stato anche necessario un ricovero in terapia intensiva.
Per quanto riguarda la terapia a cui ci si deve sottoporre nel caso si sia contratta la meningoencefalite, ci sono diversi percorsi validi – che variano a seconda della causa dell’infezione. Solitamente si procede con un trattamento a base di antibiotici nel caso di batteri. Se invece a causare l’infiammazione è un virus, quest’ultimi non risultano suscettibili al trattamento medico ma, d’altra parte, hanno un decorso meno problematico rispetto a quella batterica. Si può comunque procedere con antivirali in associazione ad analgesici e somministrazione costante di fluidi.