Imprenditoria femminile 2016: partono le imprese a tasso zero

di Cinzia Rampino


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Anche il 2016 ,nel suo Piano di Sviluppo Economico, ha previsto delle speciali agevolazioni per l‘impresa al femminile. In particolare, dal giorno 13 Gennaio 2016, le donne o i giovani con una età compresa tra 18 e 35 anni che vogliano fare imprenditoria possono inviare una domanda di finanziamento.

Il progetto si chiama Impresa a Tasso zero e l’ente che se ne occuperà è come ogni anno Invitalia, che si occuperà di stanziare gli investimenti del Ministero, fino a 1,5 milioni di euro per ciascuna PMI guidata da giovani e/o da donne.

Per concorrere è necessario inviare la domanda esclusivamente online, utilizzando la piattaforma di Invitalia, su cui sarà necessario:

  • registrarsi ai servizi online di Invitalia indicando un indirizzo di posta elettronica ordinario
  • accedere al sito riservato per compilare direttamente online la domanda
  • caricare il business plan e la documentazione da allegare

Attenzione: per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Invitalia fa sapere inoltre che:

  • non ci sono graduatorie, né click-day
  • le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione
  • dopo la verifica formale, è prevista una valutazione di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti di Invitalia

Di che cosa si tratta nello specifico? Le imprese a tasso zero

Il bando prevede lo stanziamento di 50 milioni euro, destinato a micro e piccole imprese di giovani fino a 35 anni oppure donne. Le regole per la presentazione delle domande sono fissate dalla Circolare MiSE del 9 ottobre 2015.

Il beneficio è un mutuo agevolato a tasso zero per avvio d’impresa, che copre fino al 75% dell’investimento, per un massimo di 8 anni. L’impresa deve essere costituita da non più di 12 mesi (dalla data di presentazione della richiesta di incentivo). E prevista la possibilità di presentare domanda anche per le persone fisiche non ancora costituite in forma societaria (devono però costituirsi entro i successivi 45 giorni).

L’impresa deve appartenere a uno dei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli
  • fornitura di servizi a imprese e persone
  • commercio di beni e servizi
  • turismo

Sono state inoltre individuate le seguenti aree di particolare interesse: attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, e al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza, l’innovazione sociale, ovvero la produzione di beni e la fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali o soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.

Spese ammissibili nel business plan

  • Suolo aziendale: nei limiti del 10% dell’investimento complessivo agevolabile
  • Acquisto fabbricati, ristrutturazioni: per industria e artigianato, nei limiti del 40% dell’investimento complessivo, per il turismo al 70%, per gli altri al 40%
  • Macchinari e impianti
  • Programmi informatici e tecnologie: 20% del totale
  • Brevetti, licenze e marchi: anche qui, fino al 20% delle spese complessive
  • Formazione: fino al 5% del totale agevolato
  • Consulenze specialistiche: fino al 5%
  • L’IVA non è finanziabile.

Come si ricevono i soldi e quando si restituiscono

Il pagamento deve avvenire attraverso specifico conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del programma di investimenti, non sono ammessi acquisti in leasing o con il sistema della locazione finanziaria. Il finanziamento viene rimborsato con due rate semestrali annue, il 31 maggio e il 30 novembre.

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