Secondo i ricercatori dell’Università di Amsterdam, la Hug Therapy o terapia dell’abbraccio, aiuta a dominare ansie, depressione e stress, contribuendo inoltre a renderci mentalmente più forti e più felici. Oggi più che mai tutti abbiamo compreso quanto il contatto e l’affetto possano far bene al morale e alla nostra salute fisica e psichica.
E’ da questa riflessione che, seppur tardivamente rispetto alla prima ondata di morti portati via dalla pandemia, in alcune residenze per anziani e in qualche ospedale sono state allestite vere e proprie stanze degli abbracci nelle quali poter avvolgere, anche se attraverso un telo di plastica anti-contagio, i propri affetti.
L’abbraccio rappresenta una rassicurazione, una consolazione. L’essere vivente è spontaneamente portato a cercare il contatto con l’altro: le immagini dei koala australiani abbracciati per affrontare un momento di grande paura e difficoltà sono ben impresse negli occhi di tutti.
Istituita nel 1986 negli Stati Uniti, la Giornata è un’occasione per ritrovare il contatto emotivo e il piacere di un abbraccio, gesto che sempre più sta diventando inusuale, anche prima dell’era Covid, per la frenesia e i ritmi che scandiscono la vita nel mondo occidentale.
Si possono abbracciare gli animali, come ci insegna il successo della pet therapy, ma anche, come accade a Milano da Biancolatte Hugs, morbidi peluches, oggetto che ci riporta all’infanzia, quando non si avevano pensieri né preoccupazioni. In attesa degli abbracci veri, questa rappresenta una “magra” consolazione.
Cambio look per Vanessa Incontrada: la conduttrice si mostra con un taglio corto e deciso…
Dal 2026 scatterà un contributo fisso di 2 euro per ogni pacco sotto i 150…
Il Parlamento austriaco vieta il velo islamico a scuola per le ragazze sotto i 14…
Un viaggio spirituale tra emozione, storia e fede nei Giardini Vaticani con la voce di…
Torna l’attenzione sulle bollette elettriche: il governo studia nuove misure per alleggerire la spesa delle…
Sophie Kinsella, autrice di I love shopping, è morta a 55 anni. A darne notizia…