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Firenze, la città degli artigiani
Iniziamo dal popolare Borgo San Frediano, un tempo la grande bottega fiorentina a cielo aperto per eccellenza. Qui si trova l’Antico Setificio Fiorentino (via Bartolini 4, tel +39 055 213861). Tessuti preziosissimi, intrecciati d’oro e d’argento e lavorati su telai che ancora si muovono con la spinta di un piede, del tutto simili a quelli che il Granduca Pietro Leopoldo di Lorena regalò alla città di Firenze alla fine del 1700 per incrementare l’industria della seta. Da allora le sete fiorentine hanno vestito regine e principesse e hanno decorato camere e palazzi. Il lavoro è lungo e faticoso, ma ricompensato da tele dai colori cangianti, perfette in ogni tipo di casa.
Di mano in mano, si passa alla Scuola del Cuoio, (piazza Santa Croce 16, tel +39 055 244534) fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale da famiglie di artigiani per dare agli orfani di guerra la possibilità di imparare un mestiere. Oggi a portare avanti la Scuola del Cuoio ci sono tre donne Francesca, Laura e Barbara Gori, che disegnano e producono borse, portafogli, cartelle e molto altro nelle migliori pelli e con cifre o decorazioni in oro zecchino. Le borse “pezzi unici” disegnate da Francesca Gori hanno prezzi importanti. Ma un porta-biglietti da visita o un portamonete sono un pezzo di storia da portare con sé a prezzi accessibili.
Altrettanto belle e non impossibili sono le bellissime Cornici Franceschi, provenienti dalla piccola bottega (via San Giovanni 11, tel +39 055 220642) in cui padre, madre e figlio ancora intagliano a mano e rivestono d’oro o d’argento bellissime cornici per quadri e specchi.
Il giro degli artigiani si conclude con la visita al Museo dedicato a uno dei primi artigiani fiorentini a fare fortuna nel mondo: il Museo Gucci (piazza della Signoria 10, tel +39 055 75923302) racconta la nascita del marchio, dalle prime intuizioni di Guccio Gucci, portiere d’albergo a Londra che a forza di caricare e scaricare le valigie dell’aristocrazia britannica ebbe l’idea di creare set da viaggio usando la maestria dei pellettieri fiorentini, alle borse che sono passate alla storia. Un posto bellissimo, molto minimal, con annesso piccolo caffè e ristorante, perfetto per una pausa pranzo tra amiche in stile Sex and the City.
Daniela de Rosa, giornalista professionista, vive a Londra. Ha lavorato per Il Giornale di Montanelli, D la Repubblica delle Donne, Anna, Elle, Donna Moderna, Il Diario, Dove, Carnet, Airone, Belleuropa. Ha scritto e condotto trasmissioni radiofoniche su Rai RadioDue. Nel 2000 ha ideato e tuttora dirige www.permesola.com. Ha pubblicato Venezia Women-friendly, la prima di una serie di guide di viaggio pensate per un pubblico femminile.
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