Si infittisce il mistero intorno alla ragazza di origini pakistane scomparsa nel nulla a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, circa un mese fa. L’esistenza di un video delle telecamere di sorveglianza rafforza l’ipotesi dell’omicidio.
Le immagini, infatti, viste dai carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia e della Compagnia di Guastalla, mostrano tre uomini con due pale, un secchio e un sacchetto azzurro, un piede di porco e un altro strumento di lavoro proprio alle spalle della casa della famiglia della ragazza. Le immagini risalgono al 29 aprile: gli uomini escono di casa alle 19.15, tornano due ore e mezza dopo, alle 21.50.
Della diciottenne di origini pakistane non si hanno notizie da un mese: si era opposta a un matrimonio combinato, denunciando i genitori (a loro volta indagati, insieme a uno zio).
Così, adesso, sono diventati cinque gli indagati della scomparsa di Saman Abbas. Oltre ai genitori e a uno zio sono iscritti nel registro degli indagati anche due cugini della ragazza.
I due cugini sono stati riconosciuti dalla visione delle immagini della video sorveglianza dell’azienda agricola di Novellara dove lavoravano. Il video li ritrae la sera del 29 aprile uscire da un capannone con attrezzi da lavoro che farebbero pensare alla ipotesi dello scavo di una buca. Intanto sia i genitori che lo zio di Saman sono tornati in Pakistan dai primi di maggio e ora ricercati tramite una rogatoria internazionale.
Lo scorso 30 maggio alcune centinaia di persone si sono unite in piazza Unità d’Italia a Novellara per prendere parte alla fiaccolata dedicata a Saman Abbas. “La nostra comunità è stata travolta da una situazione senza precedenti siamo qui per una ragazza che non conosciamo e che forse non rivedremo mai più ma che non intendiamo lasciare sola” ha detto il sindaco Elena Carletti.
Le ricerche della ragazza si concentreranno alle spalle del capannone. Saranno ispezionati anche alcuni pozzi, canali e altre serre.