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Carmen Consoli all’Arena di Verona per i 25 anni di carriera, Levante:”Alla mia Regina Madre la mia infinita stima”
Carmen Consoli, vestita di bianco, in lungo, come una sposa, fedele da 25 anni al suo amore: la Musica. A festeggiare questo riuscitissimo sodalizio tutti gli amici, musicisti, cantanti, che hanno fatto parte di questa storia in questi anni.
La serata
Si comincia con Mario Venuti, autore insieme a lei di Amore di plastica, esattamente venticinque anni fa, poi insieme ripropongono Mai come ieri, che contiene una delle tanti frasi che possono descrivere la serata: “Essere felici per una vita intera sarebbe quasi insopportabile”.
Poi la volta di Elisa, Irene Grandi, con cui ha ripetuto, per la prima volta dal vivo, il pezzo che lei incise con Pino Daniele, Se mi vuoi, la cui frase “e sale sale salirà quest’ansia che ci unisce, e passa ma non passerà quest’attimo che cresce” sembra suggellare questa grande festa dell’amicizia.
A seguire Manuel Agnelli, Marina Rei, “che cantava meglio di un angelo”, Max Gazzè, Daniele Silvestri con cui Carmen ripercorre altri grandi successi come Primavera, Vento d’estate, Le cose in comune, Al di là di questi anni, fino a Confusa e felice, titolo ma come questa volta realistico.
E poi la volta della struggente dolcezza di Samuele Bersani con l’Ultimo bacio, e poi ancora le inconfondibili voci di “fimmina” come Nada e Tosca.
Il maestro Battiato
“Presenze assenti” Lucio Dalla a Franco Battiato. Quest’ultimo, maestro eretico, spirito guida, con un filo invisibile e costante è stato il vero collante di tutta la serata.
Gran finale con Levante, Mario Venuti e Tosca che intonano Stranizza d’amuri, l’unico o quasi pezzo in dialetto pubblicato da Battiato, l’unica o quasi vera canzone d’amore che abbia mai scritto.
Il messaggio di Levante a Carmen
Non stupisce l’emozione di Levante sul palco se si pensa al messaggio che la cantautrice aveva dedicato all’amica e collega su Instagram:
Questo è uno degli abbracci di cui sono più gelosa in assoluto.
La donna che vedete di spalle ha cambiato la mia vita in maniera prepotente, senza saperlo, senza volerlo.
È accaduto che, in una stanza lontana dell’entroterra siculo, la sua voce arrivasse come un fulmine nel cuore, in mezzo ai miei dieci anni e per tutti quelli a venire.
Sussulto di gioia, di vita, d’arte, di bellezza.
Mi ha salvata nei momenti bui, mi ha compresa nel caos, mi ha rassicurata e dato coraggio.
Tutto questo @carmenconsolimusic forse saprebbe immaginarlo ma non lo sa, perché non gliel’ho mai detto.
Quando seppi che aveva accettato di cantare con me “lo stretto necessario” e quando poi mi arrivò la registrazione con la sua voce nella seconda strofa, piansi tutte le mie lacrime per lunghissimi minuti, ero di una gioia dal pianto inconsolabile, inarrestabile.
Ora, onestamente, sapete immaginare cosa significhi per me cantare insieme a lei sul palco dell’Arena di Verona questa sera?
Io piangerò.
Se non vedrete le mie lacrime sarà solo perché sarò riuscita a trattenerle.
Alla mia Regina Madre
la mia infinita stima.
Il nuovo disco
Carmen è pronta a ripartire con un disco nuovo che uscirà il 24 settembre e si intitola Volevo fare la rockstar.
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