Bob Dylan è stato accusato di molestie sessuali. Sarebbe avvenuto quando la donna aveva 12 anni. Il cantautore americano è stato dunque citato in tribunale per “gravi danni psicolgici e traumi emotivi”.
La donna adesso ha 68 anni e vive nel Connecticut. Dichiara che lui l’avrebbe imbottita di droga e alcol, ne avrebbe abusato diverse volte e l’avrebbe anche minacciata fisicamente. La donna ha aggiunto che il cantante le ha causato “gravi danni psicologici e traumi emotivi” e ha chiesto danni, per ora non quantificati, e un processo con giuria. Un portavoce dell’artista ha replicato che “quest’accusa vecchia di 56 anni è falsa e sarà vigorosamente contestata”.
Dylan è accusato di aggressione, percosse, sequestro e inflizione di stress emotivo. L’atto di citazione è stato depositato venerdì alla Corte Suprema di New York. Le presunte molestie sarebbero avvenute tra l’aprile e il maggio del 1965, nell’appartamento di Dylan al Chelsea Hotel di New York.
Bob Dylan ha compiuto 80 anni a maggio e ha venduto più di 125 milioni di dischi e vinto il premio Nobel per la letteratura nel 2016.
Sembra aver “sfruttato il suo status di musicista per somministrarle alcol e droghe e abusare sessualmente di lei diverse volte”. Inoltre, sostiene di aver subito effetti emotivi permanenti e di essere ricorsa a cure mediche. La causa è stata depositata alla vigilia della scadenza dei termini previsti da una legge dello Stato di New York, che consente alle vittime di abusi durante l’infanzia di costituirsi in giudizio contro i loro aggressori a prescindere da quanto vecchi siano i fatti denunciati.
Come riporta l’HuffPost, in una dichiarazione a USA Today, il portavoce di Dylan afferma che “l’affermazione della ricorrente è falsa”.