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Bimbo di 8 anni respinto dalla scuola per i suoi capelli

Rifiutato dalla scuola per i suoi capelli: la storia

Il piccolo Farouk James, un bimbo di 8 anni inglese, ha capelli lunghi e ricci. Il suo volto e la sua chioma hanno catturato l’attenzione di numerosi talent scout di agenzie di moda. Lavora come modello e ha realizzato servizi fotografici e New York e in Italia.

Proprio il suo aspetto, però, gli ha dato più di un problema a scuola. A causa della lunghezza dei capelli, infatti, è stato rifiutato da alcuni istituti. Il papà di Farouk è originario del Ghana e la mamma, Bonnie Miller, ha spiegato che motivi culturali entrambi i genitori non gli hanno tagliato i capelli, da quando ha 3 anni.

«A quel punto era attaccato – e anche io, a dire il vero – ai suoi bei capelli», ha spiegato Bonnie a CBS News. La famiglia vive nel Regno Unito, dove la maggior parte delle scuole segue una politica abbastanza rigida in fatto di look. Se, infatti, alle ragazzine è consentito di avere i capelli lunghi, non è lo stesso per i ragazzini.

La mamma: “Regole obsolete e punitive”

Per questo motivo, Bonnie ha deciso di mandare avanti una vera e propria campagna a favore di una maggiore libertà di scelta dei bimbi e delle loro famiglie. Ha spiegato che costringere i bambini a tagliarsi i capelli è contro i diritti umani. «Non rinuncerò a cercare di persuadere i governi a mettere in atto una legislazione per proteggere i bambini da queste regole obsolete e punitive», ha scritto la donna su Instagram.

«Farouk – ha aggiunto Bonnie – non ha fatto niente di male, ma le scuole lo rifiutano! Dovrà dire addio a tutti i suoi amici, mentre tutti vengono accettati nelle scuole che anche lui desidera tanto frequentare».

La donna ha anche avviato una petizione su Change.org: «Stiamo mettendo insieme una vera squadra. Lotteremo fino a quando queste regole non verranno cambiate. Ed è un interesse globale, non solo nazionale nel Regno Unito».

Farouk ha anche un account Instagram molto seguito in cui, tuttavia, non mancano le critiche e i commenti negativi. In particolare, dopo l’apparizione nel popolare programma britannico del mattino “This Morning”, Bonnie ha ricevuto tanti messaggi per nulla positivi. In quell’occasione ha parlato della difficoltà di trovare una scuola che accetti Farouk.

La donna ha anche spiegato che non è lei a chiedere al figlio di tenere i capelli lunghi. Nei suoi post e nelle sue apparizioni pubbliche, continua a sostenere che le regole legate all’aspetto di ragazze e ragazzi sono “arcaiche” e, in alcuni casi anche razziste. Diversi istituti, infatti, vietano dreadlocks e treccine, due tipologie di acconciature che assumono anche una valenza culturale.

Bonnie ha spiegato che non smetterà mai di lottare per l’accettazione del figlioletto e dei suoi capelli, così come di tutti quei bambini che vengono discriminati poiché vogliono esprimere il loro patrimonio culturale e la loro identità.