Il vestito che la cantante Amy Winehouse indossò all’ultimo concerto prima della sua morte è stato venduto a un’attesa asta in California Si tratta di un abito nero con una decorazione verde che rappresenta canne di bambù e la cantante lo indossò proprio nel concerto del 2011 che la vide per l’ultima volta su un palco, a Belgrado.
L’abito che per l’ultima volta ha indossato Amy Winehouse è stato venduto all’asta per 243.200 dollari. Si tratta di una cifra da capogiro pari a circa 16 volte il suo valore effettivo.
In occasione dell’ultimo concerto, Amy Winehouse era apparsa vistosamente alterata e questo scatenò la reazione del pubblico che la fischiò durante il concerto al punto che fu costretta ad interrompere la performance; dopo circa un mese la notizia della tragica fine avvenuta a causa di un’overdose di alcol e droghe.
L’abito dell’ultimo concerto non è stato l’unico oggetto appartenente ad Amy. All’asta di Beverly Hills sono stati venduti 800 fra oggetti e abiti appartenuti alla talentuosa quanto sfortunata cantante, per un ricavato di 4 milioni, circa il doppio del previsto, destinato interamente alla Amy Winehouse Foundation, che sostiene i giovani adulti vulnerabili in lotta contro le dipendenze.
Amy Winehouse è morta 10 anni fa, il 23 luglio del 2011, all’età di 27 anni. Seppur giovanissima la cantautrice britannica ebbe un successo globale. Insieme ad Adele e Duffy era considerata una delle esponenti della nuova generazione del soul bianco. Vinse cinque Grammy Awards e le sue canzoni sono entrate nella storia. La passione per la musica scatta subito.
All’età di 10 anni aveva già fondato un gruppo rap amatoriale chiamato Sweet ‘n’ Sour. A 12 anni frequenta la Sylvia Young Theatre School, poi la BRIT School a Selhurst, Croydon. Ma non amava molto lo studio. Nel 1999 entra alla National Youth Jazz Orchestra. Nel 2002, il suo amico cantante Tyler James manda una sua demo a un talent scout. Così Amy Winehouse firma con l’etichetta discografica Island/Universal. Il 20 ottobre 2003 esce il suo album di esordio: “Frank”. Il disco vola in alto nelle classifiche britanniche quando nel 2004 viene nominato ai BRIT Awards nelle categorie British Female Solo Artist e British Urban Act. L’album ottiene due dischi di platino e vende in totale 1 milione e mezzo di copie. Il 27 ottobre 2006 arriva il suo secondo album: “Back to Black”. In Inghilterra conquista la vetta della Official Albums Chart in poche settimane. Negli Stati Uniti raggiunge la settima posizione nella Billboard 200. Da “Back to Black” a “Rehab” le sue canzoni magnetiche fanno il giro del mondo, ma quest’ultima parla proprio del suo rifiuto di disintossicarsi dall’alcol.
Il 10 febbraio 2008 vince cinque Grammy Awards: tre per la canzone Rehab nelle categorie “Record of the Year”, “Song of the Year” e “Best Female Pop Vocal Performance”, uno nella categoria “Best New Artist” e uno per l’album Back to Black nella categoria “Best Pop Vocal Album”. Ottiene così tre dei quattro premi più importanti, come era accaduto solo a Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyoncé.
La dipendenza da alcol e droghe
Durante le sue apparizioni in pubblico si mostra spesso in stato confusionale, beve e si parla sempre più dei suoi problemi con l’alcol
Il fisico di Amy Winehouse subisce dei cambiamenti drastici: tra il primo e il secondo disco perde molto peso e la cantante rivela di avere disturbi alimentari. E viene ricoverata anche per problemi polmonari. Il suo stato di salute va sempre peggio. Continuano i problemi con alcol e droga, a gennaio 2008 comincia a circolare un video dove la cantante fuma crack e dice di avere preso “sei valium per calmarsi”.
Il 18 giugno 2011 canta a Belgrado, in Serbia, per l’apertura del nuovo tour europeo annuale. Sul palco (nella foto) appare ubriaca. Il 20 luglio 2011 compare all’iTunes Festival di Londra durante l’esibizione con Dionne Bromfield: è la sua ultima apparizione in pubblico.
Il suo terzo e ultimo album uscirà postumo soltanto il 5 dicembre 2011. Il titolo è “Lioness: Hidden Treasures”, un altro successo, ma la cantante non potrà assistervi.
Alle 15:53 del 23 luglio 2011 Amy Winehouse viene trovata morta nel letto di casa sua al numero 30 di Camden Square. Un mese dopo la famiglia fa sapere che “le analisi non hanno rilevato tracce di sostanze stupefacenti, solo tracce di alcol, ma non in misura tale da poter stabilire se e fino a che punto l’alcol abbia influito sulla sua morte”.
Il 27 ottobre 2011 vengono resi noti gli esiti degli esami tossicologici che spiegano che la morte sarebbe stata causata da uno shock dovuto a una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza. Ma sulle cause della sua morte in molti continuano a dire che non ci sarebbe chiarezza