Una confessione sincera e pacata, con l’eleganza che contraddistingue il suo stile di conduzione. Così Alberto Matano, volto di punta di Rai1 e del programma La Vita in Diretta, ha fatto coming out nel corso della trasmissione. Le sue parole sono arrivate subito dopo un servizio dedicato ai casi di omofobia che avvengono quotidianamente in Italia.
Il filmato è stato realizzato all’indomani dello stop ricevuto in Senato dal DDL Zan, il disegno di legge contro discriminazioni e violenze per orientamento sessuale, genere, identità di genere e abilismo (che riguarda la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità). Se ne è parlato molto nei mesi scorsi e in questi giorni. Commentando le immagini andate in onda, Matano ha voluto esprimere il suo disappunto verso il voto di Palazzo Madama, raccontando una sua esperienza molto personale. Ecco cosa ha detto.
«L’ho provato sulla mia pelle, so cosa significa», ha raccontato Alberto Matano, facendo comprendere al pubblico che lo stava guardando che si è trovato al centro di discriminazioni a causa del suo orientamento. «Mi auguro – ha precisato il conduttore – che con il contributo di tutti, su un tema così importante, ci possa essere un supplemento di riflessione. Lo dobbiamo anche a quelle persone che abbiamo appena visto». Matano, in particolare, ha precisato di aver vissuto questo tipo di problemi da adolescente.
Unanime la risposta dopo le affermazioni di Alberto Matano. Tanti personaggi del mondo dello spettacolo hanno deciso di mostrargli solidarietà. Tra i messaggi che gli sono arrivati, si è fatto notare quello di Mara Venier, amatissima conduttrice di Domenica In.
In più occasioni il salotto domenicale della Zia Mara d’Italia ha ospitato Matano. La Venier ha ricondiviso il video in cui Alberto racconta ciò che gli è accaduto, aggiungendo un emoticon a forma di cuore: alle volte non servono parole per esprimere tutto l’affetto del mondo.
Anche Rita Dalla Chiesa ha voluto dedicare un pensiero al conduttore de La Vita in Diretta: “Ci sono giornate che ti regalano un’emozione fortissima – ha scritto -. Oggi ho amato più di sempre Alberto Matano, e il suo bisogno di difendere tutte quelle persone e quelle famiglie che, da ieri sera, sono state lasciate sole a combattere una battaglia che speravano di vincere. La battaglia dei diritti umani”.
“Mentre l’immaturità politica esultava, in modo sgangherato, al Senato – ha aggiunto – migliaia di anime belle e fragili si sentivano, ancora una volta, messe all’angolo. La loro sofferenza calpestata. Ho sempre pensato che in un Paese che vuole essere civile non dovrebbero proprio esserci leggi a tutelare l’individualità e il rispetto per ognuno di noi. Grazie, Alberto, per averlo fatto tu. Ti voglio un bene infinito. E ti stimo immensamente. Come uomo, come amico, come cittadino, come la bellissima persona che sei”.