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Alberto Matano: “Com’è nato l’amore con Riccardo Mannino”
Alberto Matano racconta come è nato l’amore che ha dato l’input per il matrimonio con Riccardo Mannino. Ha svelato come è nata la loro storia d’amore, poi ha commentato l’affetto che li ha travolti: “Le persone si sono ritrovate nella nostra normalità”.
Alberto Matano parla di Riccardo Mannino: “Ho fatto io il primo passo”
Alberto Matano è tornato a parlare del suo matrimonio con Riccardo Mannino. Il conduttore, che il 12 settembre tornerà al timone de La vita in diretta, si è raccontato nel programma di R101 “Facciamo finta che”, condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri: “È la prima volta che ne parlo pubblicamente dopo il matrimonio; io devo davvero ringraziare il mio pubblico, ma tutte le persone che ci fermano per strada e ci fanno gli auguri. È davvero un’onda inaspettata di amore“.
Perché le persone si sono ritrovate in questa storia d’amore
Alberto Matano ha raccontato che nonostante sia rimasto colpito dall’affetto che lo ha travolto, ritiene che le persone si siano ritrovate nella naturalezza con la quale ha parlato e ha vissuto la relazione con Riccardo Mannino: “Sono rimasto molto colpito perché noi non abbiamo fatto proclami, è stato tutto molto normale e in questa normalità le persone si sono ritrovate e questo mi fa piacere. Io credo che la società sia molto più avanti di quello che noi pensiamo”.
Alberto Matano ha fatto il primo passo
Alberto Matano ha svelato anche come è nata questa relazione. Dopo una serie di incontri del tutto casuali, il giornalista ha deciso di prendere l’iniziativa e di parlare con l’avvocato cassazionista: “Una delle cose magiche della vita sono senz’altro gli incontri, il fatto che ci si riconosca in qualsiasi circostanza. Io ho visto Riccardo una sera in un ristorante, una persona al tavolo con me lo conosceva e poi ci siamo rincontrati varie volte, a un certo punto ci siamo rivisti la terza volta e io ho detto: ‘Adesso gli parlo’. Il primo passo l’ho fatto io, poi quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi impegnati quindi ci sono stati dei mesi di passaggio e poi dopo un anno ci siamo messi insieme”.
Infine, è arrivata la proposta di matrimonio, sollecitata dall’amica Mara Venier: “Una volta a cena ci ha chiesto: ‘Ma quand’è che vi decidete?’ e io ho risposto: ‘Beh, adesso faccio cinquant’anni, poi riprendo il programma, magari più in là’, invece poi Riccardo ha preso il telefono in mano e ha detto: ‘Ma no, facciamolo adesso, prima dell’estate’, quindi in un mese abbiamo organizzato tutto”.
Alberto Matano: «Con Riccardo lui ho capito chi sono»
«Attorno a noi tanto affetto e nessuna morbosità. Sono 15 anni che stiamo assieme». «Se incontrassi il 16enne che ero lo abbraccerei e lo ringrazierei. La sua sofferenza e la sua forza sono state la condizione della gioia che provo ora. Sono quindici anni che stiamo insieme. Durante una cena, un paio di mesi fa, Mara, la nostra amica del cuore che oggi celebrerà, ha detto che sarebbe stato bello che noi ci sposassimo. Riccardo ha subito detto di sì. Era euforico. Io anche ero contento. Poi, nel fine settimana, sono entrato in crisi. Ho pensato a tutto quello che ci circondava, alla dimensione esterna di qualcosa che ci riguardava così privatamente. La sera, a casa, abbiamo parlato, abbiamo discusso, ci siamo accapigliati, ci siamo abbracciati e abbiamo deciso che sì, era la cosa giusta da fare. Oggi celebreremo un amore che merita un vestito formale».
La reazione dei genitori di Matano
«All’inizio i miei genitori erano disorientati. Io sentivo il bisogno di condividere con loro questo mio travaglio. Una sera ho deciso. Sono tornato a casa, ho spento la televisione che stavano vedendo e gli ho detto che volevo parlargli. I mei fratelli sapevano ed erano solidali. Quella sera è stata la chiave di risoluzione della mia vita. La svolta della mia vita emotiva interiore è stata proprio quando ho raccontato a loro come stavano le cose. Per loro non è stato semplice, nelle prime ore, accettare tutto questo, lo capisco. Poi da quel momento sono stati sempre al mio fianco, sempre accoglienti, solidali. Ora Riccardo viene vissuto come il quarto figlio. Oggi due cose mi fanno davvero felice: lo sguardo di Riccardo e la partecipazione serena dei miei genitori a questo momento».
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