C’erano una volta i Principi che sposavano le Principesse, i matrimoni nobili che avvenivano solo tra nobili ed erano basati su una rigida etichetta, le regole della monarchia erano infrangibili, mentre tutto ciò che di romantico si poteva immaginare per un matrimonio regale… era una fiaba.
Ma oggi, a quanto pare, non è più così e i Principi, con il benestare delle Regine, sposano attrici, soubrette o semplicemente… le donne che amano. Si dice, infatti, che i giovani reali abbiano imparato a dettare finalmente nuove regole, persino in casa Windsor!
Sarà vero? Pare di sì! Ecco, infatti, 6 motivi per cui il matrimonio di Harry e Meghan è stato rivoluzionario!
Al primo punto di questa nuova fiaba moderna c’è la “rivoluzione Meghan Markle”, che non è una britannica e non appartiene alla nobiltà.
Chi è Meghan Markle? Per chi ancora non lo sapesse, la bellissima Meghan è un’attrice americana protagonista della nota serie Suits e di origini afro-americane anche piuttosto umili: la madre era un’insegnante di yoga discendente da una famiglia di schiavi. “She comes from the little“, si è detto della bellissima attrice mulatta, Meghan, che proviene dal basso e che, a differenza della maggior parte delle principesse inglesi, non ha nulla a che vedere con la nobiltà. Questa è forse la più grande rivoluzione di questo royal wedding.
Di certo non rispetta i canoni standard di una promessa Duchessa, la bella Meghan, in quanto donna divorziata e più grande di Harry di 6 anni. L’attrice neo-sposa, infatti, aveva sposato nel 2011 in Giamaica il giovane produttore cinematografico Trevor Engelson. Durante il matrimonio, però, aveva iniziato a frequentare Harry, così, il matrimonio si era rotto nel 2013. Per fortuna, nonostante il passato burrascoso (e non proprio immacolato) di Meghan, la Regina Elisabetta ha dato il via libera a questo matrimonio. Nel 1936 Edoardo VIII, invece, dovette scegliere di rinunciare al trono per poter sposare un’altra donna divorziata americana, Wallis Simpson, uscendo così dalla famiglia reale.
La nuova Duchessa di Sussex, come già aveva fatto prima di lei Kate Middleton, durante la cerimonia non ha pronunciato la “formula di obbedienza“, secondo cui la donna dovrebbe rimettere le decisioni al marito, ritenuto superiore. Insomma, i tempi sono proprio cambiati a Corte!
Meghan non si è certo lasciata abbattere dalla notizia che il padre non averebbe presenziato al suo matrimonio per problemi di salute. Così la bella futura Duchessa è entrata camminando da sola in chiesa, percorrendola per metà navata, quando è stata poi raggiunta dal Principe Carlo (suo suocero) che l’ha accompagnata all’altare. La scelta di entrare da sola in chiesa è stata definita da alcuni “una scelta femminista” e Meghan si è detta, senza indugi, fiera di esserlo.
Gli elementi di novità non sono mancati nemmeno nella cerimonia nuziale. La messa, tenuta nella fastosa Chiesa di St George, al castello di Windsor, è stata celebrata da un prete di colore con tanto di coro gospel, simbolo dell’orgoglio di appartenenza afro-americana. Il coro ha cantato Stand by Me, seguito da uno dei canti da chiesa più amati dagli afroamericani, This Little Light. In seguito il coro ha intonato l’inno gallese di rugby, Guide Me O Thou Great Redeemer. Non è mancata la dedica musicale agli sposi da parte dell’artista Elton John.
Quello della “sposa rivoluzionaria”, infine, è stato un trucco e parrucco all’insegna della sobrietà assoluta. Un’acconciatura raccolta e spettinato che detterà certamente legge nel wedding hairstyle e una coroncina molto semplice, da cui cadeva perfetto il velo nuziale. Un trucco quasi acqua e sapone su una pelle mulatta naturalmente raggiante e luminosa. Niente fasti per il make up di Meghan, lasciato completamente nelle mani esperte di una sua cara amica, un po’ come vuole la tradizione delle “brave ragazze di paese”. A dirla tutta, anche il vestito era più che sobrio, per essere quello del matrimonio reale.
Con le rivoluzionarie nozze di Harry e Meghan, insomma, nel Regno Unito, molte cose cambieranno nell’etichetta di Corte e per i futuri matrimoni. Harry, secondogenito di Lady Diana, ha forse portato quella modernità tanto auspicata dalla madre, proprio grazie alle sue nozze d’amore? Non si può dire con certezza ma una cosa si sa: certamente Diana avrebbe apprezzato tutte le innovazioni volute dal figlio e da sua bella moglie, perchè dettate dal cuore. E, come si dice in questi casi, buon sangue non mente!