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Truffe su WhatsApp, come evitarle?
Attenzione alle truffe su Whatsapp: una volta è una catena di Sant’Antonio, un’altra volta un buono da spendere in un negozio che, di messaggio in messaggio, nel giro di poche ore fa letteralmente il giro del mondo. Alcuni ci cascano, ma ci sono anche utenti più smaliziati che hanno smesso di sprecare “caratteri” per questi messaggi che nulla hanno a che fare con la gestione del celebre app di messaggistica istantanea che ormai utilizziamo un po’ tutti, sia per divertenti conversazioni tra amici sia per gestire meglio e in maniera diretta contatti di lavoro.
Il punto è che molto spesso arrivano messaggi che possono allettarci con concorsi a premi o buoni sconto, che effettivamente ci spingo a cliccare su quel link che alla fine si rivela un meccanismo di phishing che ha lo scopo di raccogliere i dati personali degli utenti e di utilizzarli poi per fini commerciali.
È successo qualche settimana fa con un buono di Zara, ma era già accaduto prima con una presunta e vantaggiosissima offerta di Ikea. Entrambe le aziende, però, hanno subito segnalato la faccenda dichiarandosi estranei a quanto stava accadendo.
Vediamo come evitare di incappare in queste piccole truffe su Whatsapp che portano al furto di dati personali che stiamo involontariamente autorizzando nel momento in cui compiliamo un form con i nostri dati per scaricare un presunto buono da spendere in qualche negozio, buono che ovviamente nessuno ha mai ricevuto.
Come evitare le truffe su WhatsApp
Le truffe online si evitano con un po’ di buonsenso, cercando di fiutare la truffa del concorsone prima di cliccare sul link o chiedendo all’utente da cui si è ricevuto il messaggio qualche dettaglio in più. Per mettersi al riparo dalle truffe che girano su WhatsApp non dovremmo mai aprire alcun link sospetto che giunge attraverso i social network e tutti i servizi di messaggistica istantanea: così almeno consiglia la Polizia Postale. Inoltre dovremmo evitare di fornire informazioni personali se la fonte che li richiede non è affidabile ed eventualmente, in caso di messaggi sospetti, basterà fare una breve ricerca sui Google dove generalmente questo tipo di problematiche vengono segnalate immediatamente.
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