Il bambino dei Ferragnez e la polemica sull’uso del bebè come mezzo promozionale

di cinziaR


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Questa volta, l’oggetto del contendere è il bambino dei Ferragnez e la polemica riguarda la pubblicazione di foto e video del piccolo Leone, oggi di 6 mesi, mentre indossa tutine e t-shirt griffatissime.

Non soltanto haters (polemizzatori del web), ma anche voci di corridoio, muovono ai due genitori critiche circa un loro ipotetico uso del bambino come mezzo promozionale. Abitini, tutine e peluche rigorosamente griffati -dicono i followers arrabbiati- apparirebbero un po’ troppo spesso addosso al piccolo e nelle foto social del bambino dei Ferragnez.

Sarà davvero così o si tratta solo della nota passione di Fedez e Chiara per la moda?

Il bambino dei Ferragnez “baby modello” di abitini di moda?

Partendo dal presupposto che la fashion blogger Chiara Ferragni si è sempre fotografata mettendo volutamente in mostra proprio gli abiti e i loro marchi, c’è da aspettarsi che ora faccia lo stesso con il figlio.

Sin da quando è nato, il bambino dei Ferragnez continua a ricevere regali da grandi Maison di moda e, da Dior a Gucci, vanta già un guardaroba super griffato, nonché enormi orsi di peluche e altri mille regali.

Eppure, nonostante le prime voci su possibili sponsorizzazioni, chi è molto vicino ai suoi genitori assicura che “nessuno dei due si sognerebbe di lucrare sul figlio e che i doni ricevuti sono appunto solo regali per cui Fedez e la Ferragni non hanno preso accordi”.

Il bambino dei Ferragnez, tuttavia, o forse per fortuna, chissà, a soli 6 mesi indossa solo capi d’abbigliamento griffati, prime tra tutte tutine e magliette Versace, le preferite dalla neo mamma blogger. Il piccolo Leone, infatti, è stato immortalato prima con una tutina a righe bianche e blu della Maison, poi con una maglia dall’iconica fantasia ispirata alle collezioni di Gianni Versace degli anni ’90.

L’ultimo capo sfoggiato in una Stories di Instagram? Una salopette color biscotto con il pantaloncino corto e un grosso orsetto con il cappello da marinaio sul petto, naturalmente sempre firmato Versace.

Certo, bisogna dire che, essendo nato in una famiglia con la passione per la moda, il piccolo Leone non poteva che nascere già trendy!

In realtà, ricordano i sostenitori, ancor prima che Leone nascesse la mamma aveva preparato una serie di abitini firmati e postati appositamente e con amore sui social. E’ ovvio, dunque, che oggi il piccolo li indossi, sfoggiandoli uno per uno: dalla tutina con gli orsetti di Moschino alla t-shirt dei Nirvana coordinata a quella della mamma, gli abitini di Leone sono tutti capi esclusivi!

La polemica sul bambino dei Ferragnez, in realtà, riguarda più il fatto che questi  “regalini” apparirebbero “troppo insistentemente” nelle foto, lasciando pensare ad un uso promozionale dei post su Leone da parte dei Ferragnez.
“Semplice condivisione”, replicano i genitori, “così come è stato fatto in tutti gli altri eventi della nostra famiglia”.

E aggiungono che si tratta ovviamente di un bambino molto amato anche dai grandi marchi, che lo stanno circondando di regali costosissimi, per i quali non si può però parlare di sponsorizzazione.

I Ferragnez, inoltre, si sono da sempre auto fotografati in ogni momento della loro vita, tanto che non è affatto strano vederli sorridere davanti ad un regalo inatteso, ad un orso gigante o ad una maglietta firmata per il loro bebè. Neppure sembrano genitori con le idee confuse o che non sanno come difendersi.

A tal proposito ricordiamo che mesi fa i due neo genitori avevano già ricevuto aspre e pesanti critiche dirette contro di loro e che in tale occasione Fedez, dopo aver perso la pazienza, aveva messo tutti al loro posto con tanto di Stories su Instagram dove esponeva la sua posizione:

“Mi sveglio questa mattina e leggo qualcuno che dice che dovremmo mettere in discussione la nostra capacità genitoriale per aver pubblicato le foto di nostro figlio. I criteri per valutare la capacità genitoriale di una famiglia non dovrebbero basarsi sulle foto social, però vabbè… La questione è molto più semplice: si sta condividendo il momento più bello della propria vita, esattamente come farebbe qualsiasi famiglia figlia della nostra generazione”.

Proseguiva poi Fedez, tramite un altro post: “E’ vero che un bambino non può scegliere se essere pubblicato su Instagram o meno, esattamente come un bambino non può scegliere se essere battezzato o iniziato ad una religione quando è neonato. Ci sono personaggi pubblici che condividono senza alcun ritegno la loro vita privata in cui fanno uso di quelle nuove droghe farmaceutiche che ci sono qui in America da anni. Quindi fatemi capire, il messaggio di pubblicare le foto del proprio figlio è sbagliatissimo, ma pubblicare la foto della codeina mischiata col succo di frutta da persone che dovrebbero essere modelli da seguire per i vostri figli cosa sono? Quello che abbiamo fatto noi è semplicemente condividere una parentesi di vita che porta positività e gioia“.

Le polemiche sui Ferragnez

Detto ciò, facciamo notare che, siccome ognuno è libero di pubblicare ciò che vuole sui propri account social, semmai, sarebbe meglio non seguirli piuttosto che polemizzare. C’è poi da dire che si potrebbe scrivere un trattato intitolato proprio “Il bambino dei Ferragnez e la polemica”, e non solo social.

La prima polemica su Leone Ferragne, riguardò, se ricordate, la scelta di mamma Chiara di allattare il bambino con allattamento misto e latte artificiale. Già questo costò ai Ferragnez un bel da fare per calmare le acque.

L’estate scorsa è stata la volta della polemica sulla “pelle arrossata di Leone”. I followers si scagliarono sulla neo mamma Chiara a causa della pubblicazione di una foto che ritraeva il piccolo Leone con la pelle arrossata, cosa che a loro dire dimostrava una certa superficialità e poca attenzione da parte dei genitori verso Leone. In particolare, si accusava Chiara di aver esposto il piccolo al sole durante la vacanza, provocandogli un’ustione. I diretti interessati risposero brevemente con altre foto dove si mostrava quanto il bimbo fosse perfettamente in salute.

Non solo polemiche social, però, come dicevamo. Ad esempio, il comico Maurizio Crozza è diventato il mimo ufficiale di Leone, che ritrae in tutina griffata e con tanto di leoncino ricamato sul petto, pronto a ruggire e a dire la sua sin da subito su gusti musicali, idee politiche e tanto ancora.

A tal proposito, perciò, pur volendo essere d’accordo con Fedez e Chiara sulla “libertà di postare i propri figli”, forse si potrebbe ricordare loro che ben presto chi potrebbe farne le spese non saranno i genitori ma, come spesso accade, proprio i più piccoli.

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