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Vitiligine, cause, sintomi e le migliori cure per l’estate
La vitiligine è una patologia della pelle che produce macchie di depigmentazione bianche, le quali si sviluppano e si ingrandiscono solo in alcune sezioni del corpo.
E’ impossibile prevedere quanto la pelle sarà coinvolta nel corso degli anni da questo disturbo e, nella maggioranza dei casi, le zone colpite rimangono bianche per il resto della vita della persona.
Quali sono le cause della vitiligine?
Le cause della vitiligine sono ancora da definire con precisione, ma gli studi convergono sui seguenti i punti:
- Si tratta di una malattia autoimmune: il sistema immunitario del paziente distrugge i melanociti
- E’ una patologia legata allo stress
- Potrebbe essere connessa con l’esposizione ad alcune sostanze chimiche
- Potrebbe avere una causa neurale
- Potrebbe avere una causa virale
La vitiligine non è trasmissibile.
Ne soffre circa l’1% della popolazione mondiale e la sua comparsa pare essere slegata dall’età, dal sesso e dalla razza, anche se una percentuale maggiore di casi è stata rilevata a partire dai venti anni in poi.
Sintomi della vitiligine
I sintomi e i segni della vitiligine variano considerevolmente da persona a persona e le macchie sono di gran lunga più evidenti nelle persone con fototipo scuro. Alcune persone sviluppano solo qualche macchietta bianca, mentre altre hanno grandi macchie bianche che si uniscono tra di loro, diventando grandi e diffuse.
L’unico sintomo di vitiligine è la comparsa di macchie bianche sulla pelle. Il più delle volte, il primo punto bianco diventa evidente su una zona del corpo che è esposto continuamente al sole.
Dapprima, la vitiligine inizia come un punto più chiaro del resto della pelle. Ma a poco a poco, col passare del tempo, questo punto più chiaro diventa totalmente bianco.
Tipi di vitiligine
La medicina distingue la vitiligine in due tipi: non segmentale o bilaterale e segmentale.
La distinzione tra le due forme è netta poiché l’origine, il decorso e le patologie ad esse correlate sono molto diverse. La prima rappresenta la condizione maggiormente diffusa, considerando che si presenta nel 90% dei soggetti colpiti da vitiligine. L’appellativo “bilaterale” è stato attribuito perché le macchie bianche, tipiche del disturbo, sono distribuite in modo simmetrico in entrambe le metà del corpo, il che significa, per esempio, che se la vitiligine si manifesta nella mano destra, anche la mano sinistra sarà colpita, così come le ginocchia, le gambe, etc. La seconda invece rappresenta la forma meno frequente: le macchie bianche sono asimmetriche e sono presenti solamente in una metà del corpo.
Cure della vitiligine per l’estate
Le cure contro la vitiligine hanno approcci vari e molto differenti tra di loro. I medici e la medicina si orientano su vari tipi di sperimentazione che vanno dal trattamento topico a quello psicologico e anche al trapianto di pelle. Il trattamento della vitiligine in estate prevede diverse possibilità:
- l’uso di creme solari che proteggono la pelle da scottature,
- la copertura delle macchie,
- la stimolazione dei melanociti con sole e lampade solari e il sole
- lo sbiancamento della pelle “non macchiata” con alcune creme per rimuovere il pigmento e uniformare il colore.
Se si sceglie, insieme al proprio medico, di procedere con l’esposizione, è consigliabile l’assunzione di integratori che aiutano le cellule di melanina a funzionare.
I migliori integratori per il trattamento della vitiligine, consigliati anche dai dermatologi italiani, sono quelli formulati per garantirne anche la massima tolleranza e l’utilizzo da parte dei soggetti di ogni età. Si tratta di prodotti adatti a qualsiasi tipo di pelle, meglio ancora se senza glutine, composti da sostanza naturali come Licopene, Astaxantina, Metionina, Cisteina, Thè verde, estratto di Maca, Piperina e Selenio.
Per quanto riguarda le creme solari da usare, in estate, il fattore di protezione solare dovrebbe essere inferiore a 30 SPF. La copertura con coloranti e lozioni autoabbronzanti sono molto utili per sentirsi meno in imbarazzo, ma ai fini della cura servono poco, ovviamente.
Chi opta per l’evitamento del sole e lo sbiancamento della pelle, invece, sceglie di portare il colore della sua pelle il più vicino possibile a quello delle macchie.
Tra gli approcci più innovativi, quello che l’équipe del prof. Lotti – in collaborazione con l’università di Milano e i laboratori di ricerca Guna – ha presentato all’ultimo congresso di dermatologia clinica a Roma: «Si tratta della Low Dose Cytokines Therapy. Ovvero dell’utilizzo di piccole dosi di citochine e fattori di crescita del tutto uguali a quelle naturali. Questo approccio “low dose” si è dimostrato efficace nonostante le basse concentrazioni (parliamo di nanometri), e senza effetti collaterali. Lo scopo? Poiché alla base c’è uno squilibrio psiconeuroendocrinologico, puntiamo a recuperare l’equilibrio riportando le citochine a una situazione psiologica. I primi test hanno dato risultati promettenti. La bella sorpresa è che migliora anche la risposta ai farmaci abituali».
Infine, di ultima generazione, c’è il trattamento delle macchie con luce fredda. In questo caso, a differenza degli altri trattamenti, le macchie vengono trattate singolarmente con la microfototerapia. Diverse ricerche scientifiche pubblicate su riviste internazionali e condotte da università italiane e straniere hanno dimostrato che, terminato il ciclo di microfototerapia, le chiazze di vitiligine sono pressoché scomparse fino al 72% dei casi.
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