Tutto quello che bisogna sapere sul cortisone: quando si usa e gli effetti collaterali

di Claudia Scorza


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Tutti sentiamo parlare spesso di cortisone, ma forse non lo conosciamo così bene come pensiamo. Sostanzialmente il cortisone è un ormone, il cortisolo, usato come farmaco che appartiene alla categoria dei farmaci corticosteroidi, in grado di curare patologie diverse. Infatti, i cortisonici non fanno altro che riprodurre gli effetti degli ormoni prodotti naturalmente dalle ghiandole surrenali, poste sopra ai reni.

È uno dei più potenti farmaci antinfiammatori ed ha la capacità di penetrare nelle cellule e di ridurre la produzione delle molecole che provocano le infiammazioni all’interno del nostro organismo. Scopriamo insieme tutto quello che bisogna sapere sul cortisone: quando si usa e gli effetti collaterali che può causare.

Quando bisogna usare il cortisone e come si assume?

L’uso del cortisone è ampio, ma possiamo dire che viene utilizzato principalmente per curare molte delle comuni malattie respiratorie, come l’asma bronchiale e tonsilliti da virus. Oltre all’assunzione per via orale, tramite pastiglie, capsule o sciroppi, il cortisone viene assunto anche per via intramuscolare tramite iniezioni, soprattutto per trattare infiammazioni e dolori associati ad alcune malattie croniche, come il lupus e l’artrite reumatoide.

Inoltre,  il cortisone viene usato anche sotto forma di soluzione da nebulizzare con l’aerosol, in particolare per episodi di asma e nella cura di bronchiti e di infezioni delle vie respiratorie. Questo farmaco viene assunto anche per applicazioni topiche sotto forma di creme e unguenti, che possono aiutare a curare varie patologie della pelle. Non solo, è possibile effettuare infiltrazioni di cortisone per trattare dolore e infiammazioni causate da tendiniti.

Il cortisone quindi non è solo un antinfiammatorio, ma ha anche proprietà immunosoppressive e risulta utile per tenere sotto controllo malattie autoimmuni, situazioni in cui il sistema immunitario attacca i tessuti dell’organismo, come avviene nel caso del lupus.

Quali sono gli effetti collaterali del cortisone?

Purtroppo, come avviene per tutti i farmaci, anche il cortisone può avere effetti collaterali. Essere a conoscenza degli effetti collaterali è importante per essere preparati e per pianificare insieme al proprio medico una terapia volta a massimizzare gli effetti benefici e a ridurre al minimo i rischi per la salute.

In linea di massima, gli effetti collaterali del cortisone assunto per via orale tramite aerosol, spray nasali e puff sono: mal di gola, raucedine, tosse e sangue da naso. Per quanto riguarda gli effetti collaterali del cortisone iniettato in articolazioni e muscoli, si parla di rossore, dolore e gonfiore nella zona interessata dall’iniezione.

Se invece l’assunzione del cortisone avviene attraverso compresse, gocce e sciroppi, gli effetti indesiderati del cortisone possono riguardare acne, aumento dell’appetito e del peso, debolezza muscolare, ritenzione idrica e gonfiore, pressione sanguigna alta, ulcere allo stomaco e disturbi dell’umore e di salute mentale.

Ovviamente, tenendo presente l’età e la storia clinica del paziente, la posologia del farmaco, la forma farmaceutica sotto cui si assume il cortisone e la durata del trattamento, il medico sarà certamente in grado di compiere una scelta adeguata, che preservi la salute del paziente e la cura del disturbo.

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